Campionati Italiani 2018, capolavoro di Viviani che batte Visconti e Pozzovivo

Elia Viviani conquista la prova in linea dei Campionati Italiani 2018. Il portacolori della Quick-Step Floors ha regolato in uno sprint ristretto, sul traguardo di Darfo Boario Terme, la coppia della Bahrain Merida formata da Giovanni Visconti e Domenico Pozzovivo. Rientrato sulla testa della corsa, composta da dieci unità, a 25 chilometri dall’arrivo, il quattro volte vincitore di tappa al Giro d’Italia 2018 ha allungato insieme a Daniel Oss (Bora-Hansgrohe) e a Domenico Pozzovivo a 8 chilometri dal traguardo, resistendo ai ripetuti tentativi di forcing del lucano sul Muro di Cornaleto posto nel finale. Nonostante il rientro di Visconti nel falsopiano successivo, e i tentativi della coppia della Bahrain di capitalizzare la superiorità numerica nei 2500 metri conclusivi, il velocista veronese ha sempre tenuto sotto controllo la situazione imponendosi nettamente in volata e negando a Visconti la quarta maglia tricolore in carriera.

Dopo le prime rapide scaramucce, in testa alla corsa si portano Alessandro De Marchi (BMC), Jacopo Mosca (Wilier-Selle Italia), Enrico Logica (Biesse Carrera Gavardo) e Andrea Garosio (D’Amico-Utinsilnord) che dopo una decina di chilometri lanciano la loro azione, guadagnando facilmente una trentina di secondi. Alle loro spalle il gruppo sembra voler lasciar fare ed altri corridori provano a rientrare, ma l’unico a riuscirci è Mirco Maestri (Bardiani-CSF), mentre il vantaggio sale rapidamente sino superare i tre minuti.

A quel punto le squadre dei favoriti iniziano a portarsi davanti, con la Bahrain – Merida in particolare a fare il ritmo. La prima ora di corsa si chiude dunque con il gruppo che controlla la situazione senza problemi, con un distacco che oscilla costantemente intorno ai 3’15”. I primi due giri del circuito iniziale scorrono così tranquilli, mentre nella terza tornata il ritmo del gruppo sale, intando rapidamente a dimezzare il ritardo dal quintetto al comando, che non può fare altro che proseguire ad andatura costante. Sceso a 1’45” dopo una sessantina di chilometri, il margine torna a salire dopo il terzo passaggio sulla linea del traguardo crescendo sino a 2’30”.

Il gruppo continua a giocare al gatto col topo per le due tornate successive, tenendo i cinque attaccanti sempre a portata, concedendo e riprendendo tempo a proprio piacimento. Il vantaggio massimo sarà di quattro minuti a metà corsa, quando il gruppo riprende a guadagnare con una nuova accelerazione a ridosso della conclusione della prima tornata del secondo circuito. Si arriva così a cento chilometri dalla conclusione con un gap di 2’52” grazie nuovamente all’impulso della Bahrain – Merida, costantemente nelle prime posizioni sin dai primi chilometri di corsa.

La corsa esplode negli ultimi tre giri. A circa 70 chilometri dall’arrivo Mosca e De Marchi staccano i compagni di fuga, proseguendo in coppia la loro azione. Alle loro spalle si sgancia un gruppo con 18 corridori, di cui fanno parte (tra gli altri) Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo). Tra di loro manca l’accordo, e dopo aver avuto più di 20″ di vantaggio vengono ripresi dal gruppo. A quel punto scattano Nicola Conci (Trek-Segafredo), Ivan Santaromita (Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini), Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Daniel Oss (Bora-Hansgohe) e Salvatore Puccio (Team Sky), a cui si aggiungono in pianura Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), Fabio Felline (Trek-Segafredo) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF).

Nel gruppo al comando, al suono della campanella che annuncia l’inizio dell’ultima tornata da 36 chilometri ad percorrere, restano Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), Salvatore Puccio (Sky), Daniel Oss (Bora-Hansgrohe), Ivan Santaromita (Nippo Vini Fantini), Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida), Alessando Tonelli (Bardiani CSF), Fabio Felline e Nicola Conci (Trek Segafredo), con Jacopo Mosca (Wilier Triestina-Selle Italia) che si lascia sfilare per andare ad aiutare il compagno di squadra Jacopo Busato, attardato di una ventina secondi in un drappello comprendente anche Enrico Battaglin (LottoNL-Jumbo), Marco Marcato (UAE Team Emirates), Giovanni Visconti (Bahrain Merida), Elia Viviani (Quick-Step Floors), Oscar Gatto (Astana Pro Team), Marco Canola (Nippo Vini Fantini), Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli-Sidermec) ed Enrico Barbin (Bardiani CSF), che riesce ad operare il ricongiungimento ai -25 dal traguardo, con un altro drappello di 16 unità segnalato a meno di 30 secondi mentre il gruppo principale, comprendente tra gli altri la coppia Bahrain Merida composta da Vincenzo Nibali e Sonny Colbrelli, molla gli ormeggi venendo segnalato con un ritardo superiore ai due minuti.

Lungo le rampe che conducono a Berzo Inferiore le accelerazioni di Pozzovivo fanno perdere contatto a Busato, Conci e Barbin, con Marcato che resta attardato a causa di un problema meccanico. Nel tratto in discesa provano ad allungare Oss e Viviani, con Pozzovivo che chiude su entrambi lavorando in funzione del compagno di squadra Visconti. A sette chilometri dall’arrivo una nuova accelerazione di Oss permette solo a Viviani e Pozzovivo di restare col trentino, mentre alle spalle si forma un quartetto composto da De Marchi, Santaromita, Gatto e Visconti.

Oss prova ad anticipare sul Muro di Cornaleto, ma deve arrendersi alla rasoiata di Pozzovivo, sulle cui ruote resta soltanto un coriaceo Viviani, che non si scompone neppure quando da dietro rinviene Visconti. Il nuovo terzetto affronta in testa la discesa finale e il tratto di 1500 metri che precede lo striscione d’arrivo. Pozzovivo lancia la volata al compagno di squadra, ma Viviani lo anticipa e si aggiudica nettamente la maglia tricolore centrando la quattordicesima vittoria in stagione.

Ordine di arrivo Campionati Italiani 2018

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