Bardiani-CSF, Guardini: “Le squadre WorldTour non fanno per me. Sogno un’altra tappa al Giro”

Andrea Guardini ha ritrovato la sua dimensione con la divisa della Bardiani-CSF. Reduce da una stagione senza vittorie con la UAE Team Emirates, il veronese di Tregnago è riuscito ad alzare tre volte le braccia al cielo nel 2018. L’ultima tre giorni fa, in occasione della quarta tappa del Tour of Hainan 2018, quando è riuscito a lasciarsi alle spalle Davide Ballerini (Androni Giocattoli-Sidermec) conquistando così il successo numero 42 della sua carriera. In precedenza si era invece aggiudicato due frazioni del Tour of Langkawi 2018, corsa nella quale detiene il record assoluto di affermazioni con ben 24 sigilli personali.

Il tallone d’Achille della carriera del 29enne velocista veneto risiede però proprio nel “peso” delle sue vittorie. Soltanto due di queste, infatti, sono arrivate in gare World Tour. La tappa del Giro d’Italia 2012 con arrivo a Vedelago, quando in maglia Farnese Vini-Neri Sottoli riuscì a battere l’allora iridato in carica Mark Cavendish, e la prima frazione dell’Eneco Tour 2014 nella quale sconfisse Yohann Gené e Davide Cimolai difendendo i colori dell’Astana. Per il resto Guardini, che pure era considerato unanimemente uno dei migliori sprinter della sua generazione, non è mai riuscito a farsi valere contro i grandi interpreti della specialità.

“So che le squadre World Tour – ha ammesso a Velo News – partecipano a molte gare prestigiose e hanno ottimi calendari, ma se non prendi parte a quelle più importanti allora è meglio restare in una Professional. L’anno scorso ho preso parte a tutte le gare del World Tour, ma per un velocista puro come me è difficile presentarsi al top della forma in certi appuntamenti. Preferisco avere un calendario diverso e che mi permetta di selezionare le gare più adatte a me” .

Alla corte della famiglia Reverberi Guardini è pronto a togliersi altre soddisfazioni e ha un obiettivo nobile: quello di tornare a vincere al Giro d’Italia 2019, in programma dall’11 maggio al 2 giugno 2019, dopo l’abbandono precoce (condito da una tirata d’orecchi della dirigenza) nell’ultima edizione della Corsa Rosa: “Ho una squadra molto valida e avverto grande fiducia da parte dei miei compagni. Ho vinto in Cina perché amo le temperature calde, vicine ai 35-40°C. Per noi era importante per i punti UCI e anche perché abbiamo uno sponsor asiatico. Chiuderò la stagione in buona condizione e questo mi permetterà di cominciare al meglio la prossima. Voglio vincere un’altra volta al Giro d’italia. Quest’anno non è andata bene, ma voglio presentarmi in gran forma e fare una buona corsa per me e per la squadra”.

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