ACCPI, il monito di Cristian Salvato ai professionisti: “Non usate il cellulare mentre siete in sella, è vietato”

Non solo sportivi, ma anche modelli. Da più parti è questa la connotazione che viene data ai professionisti, di qualsiasi disciplina. E i ciclisti non fanno eccezione a questa regola, ormai acclarata nell’era dei social network. Ecco, quindi, che il presidente dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, Cristian Salvato, prende “carta e penna” per scrivere ai suoi associati un’accorata raccomandazione, anche alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi ad Alex Zanardi alla guida della sua handbike. Troppi, a detta, di Salvato le occasioni in cui si vedono ciclisti alle prese con il cellulare mentre sono impegnati in sella.

“Siamo tornati a pedalare in strada e purtroppo a correre tanti rischi – ha scritto il presidente dell’ACCPI – Post pandemia i numeri degli incidenti stradali non sono calati, tutt’altro. Per tutelarci e promuovere una cultura del rispetto delle regole, torno a chiedervi di essere i primi testimonial della sicurezza stradale. Non basta che esponiamo il cartello ‘Dammi 1,5 metri di vita’ alle gare più importanti, ognuno di noi deve dare il buon esempio”.

Buon esempio che a volte manca: “Sui social vedo troppo spesso video che realizzate e postate mentre siete in sella, evitate. I ragazzi vi guardano, voi siete i loro idoli, una fonte di ispirazione e vi imitano. Inoltre – specifica Salvato utilizzando il carattere maiuscolo per dare più peso al messaggio – fare filmati o foto mentre state pedalando è vietato. Il Codice della strada  parla chiaro e il buon senso ci impone una autocritica: come ciclisti dobbiamo rispettare le regole, oltre che pretendere che gli altri utenti lo facciano”.

La raccomandazione finale: “Considerato anche lo stato attuale delle nostre strade, manteniamo sempre le mani poggiate correttamente sulle leve dei freni – scrive Salvato – Una presa salda del manubrio in caso di buche o ostacoli improvvisi, è la nostra unica salvezza. Oltre che per evitare di finire a terra e farci male, nel peggiore delle ipotesi per garantirci una copertura assicurativa. E usiamo la nostra popolarità per insegnare ai giovani e a chi inizia a pedalare ora che ogni volta che si compie una manovra, bisogna preventivamente segnalarla con il braccio in alto, in modo da non indurre in errore chi ci troviamo di fronte e alle spalle. Un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole“.

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