UCI, approvato il nuovo regolamento sugli atleti transgender

L’UCI ha rivisto il regolamento sugli atleti transgender. La massima organizzazione ciclista ha deciso di modificare le proprie regole per permettere agli atleti che cambiano sesso di partecipare alle competizioni del loro nuovo genere e competere quindi negli eventi del calendario internazionale UCI. Le novità approvate entreranno in vigore a partire dal primo marzo, con l’intento di garantire un livello paritario anche per chi ha deciso di cambiare sesso. Gli ultimi criteri di eligibilità per partecipare alle corse erano stati approvati nel 2015, ma avevano bisogno di un’ulteriore modifica.

Secondo il nuovo regolamento, gli uomini che decidono di diventare donne potranno competere nelle corse femminili soltanto se il livello di testosterone rimarrà inferiore a 5nmol/L in tutte le analisi. La richiesta dell’atleta dovrà pervenire al medico UCI almeno 6 settimane prima della prima competizione, e gli esami dovranno dimostrare che il parametro è in linea con gli standard richiesto da almeno 12 mesi. Il file della richiesta dovrà inizialmente essere approvato da tre esperti internazionali, non legati con l’UCI. Saranno loro a decidere se sarà possibile per l’atleta che ha cambiato sesso competere per l’altra categoria. Il parametro del 5nmol/L di testosterone dovrà rimanere valido per tutta la durata dell’attività agonistica. Naturalmente un’infrazione a queste regole comporterà una sanzione, che va dall’avvertimento alla squalifica. L’UCI ha ora chiesto alle varie federazioni nazionali di inserire queste nuove direttive nei suoi regolamenti.

“L’adozione delle nuove direttive nelle regole UCI darà alla comunità ciclistica un regolamento chiaramente definito” ha dichiarato il presidente David Lappartient “Grazie al suo consenso, raggiunto da un gruppo che rappresenta i vari stakeholder del nostro sport, la nostra federazione ha preso in considerazione il desiderio degli atleti transgender di competere e di garantire un campo di gioco di pari livello per tutti. Questo è un passo importante per l’inclusione degli atleti transgender negli sport élite”.

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