Lieuwe Westra, parla la famiglia: “Segnato dalle droghe e dall’incidente di Amy Pieters, cui aveva assistito in Spagna: non potevamo salvarlo”
Lieuwe Westra si è spento a 40 anni lo scorso mese di gennaio. L’ex corridore neerlandese, professionista fra il 2009 e il 2016, allora fu rinvenuto senza vita nella sua attività commerciale a Zwaagdijk, nei Paesi Bassi. Nelle ultime ore sono stati diffusi, da parte di persone vicine alla famiglia, dei dettagli sugli ultimi giorni di Westra. Secondo quanto stabilito dall’autopsia, l’uomo sarebbe molto per un’overdose di speed, un derivato dell’anfetamina: nel corpo di Westra, stando a quanto riporta Omrop Fryslân, sarebbero state tracce di quattro tipologie di droghe diverse.
“Lieuwe si è avvicinato alle droghe quando correva, nei periodi in cui viveva a Monaco o a Calpe (Spagna) – le parole del biografo di Westra, Thomas Sijtsma, che ha concesso una lunga intervista insieme al portavoce della famiglia, Freddy Haak – Le cose erano migliorate quando aveva conosciuto Ingrid, con cui aveva poi aperto un albergo a tema ciclistico, in Spagna. Dopo qualche tempo, però, Lieuwe era di nuovo in difficoltà: la compagna faceva tutto il lavoro per mandare avanti l’attività e lui si limitava a uscire in bicicletta con gli ospiti dell’albergo. In quel periodo prese a bere molto”.
Poi, una tremenda coincidenza: “Il 23 dicembre 2021 Westra ha assistito all’incidente in cui è stata coinvolta Amy Pieters. Lui stava pedalando giusto qualche decina di metri più indietro rispetto a lei (l’atleta neerlandese è stata in coma per settimane e sta tuttora affrontando un difficile percorso di riabilitazione – ndr). È stato un episodio traumatico che lo ha segnato tantissimo e da quel momento la sua vita è andata sempre più in picchiata. È diventato più aggressivo e la sua relazione con la compagna si è interrotta. Sembrava fosse esploso”.
Tornato nei Paesi Bassi, dopo essere stato anche oggetto di un ordine restrittivo nei confronti della compagna, Westra ha aperto un’officina. “Lì però ha iniziato a entrare in contatto con le persone sbagliate. Lieuwe viveva in un ambiente degradato e le cose continuavano a peggiorare. Stavamo anche per farlo entrare in una clinica riabilitativa, lui pareva disposto a farlo, ma ci hanno detto che non c’era posto… A quel punto, è scomparso”.
Fino al 14 gennaio 2023, quando i familiari di Westra hanno ricevuto la tremenda, ma per certi versi quasi attesa, telefonata che ne annunciava il decesso: “Qualche giorno dopo ci è stato detto che aveva appena comprato una casa e registrato una nuova attività alla locale ‘Camera di Commercio’. Ma le cose, evidentemente, non andavano bene. Non potevamo salvarlo”.
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