Freni a disco, polemica sulla caduta di Kittel e Doull

I freni a disco sono sicuramente uno degli argomenti più discussi nelle ultime settimane nel mondo del ciclismo. Il CPA la scorsa settimana ha chiesto la sospensione dei test per motivi di sicurezza. Richiesta che potrebbe tornare al centro dell’attenzione dopo la tappa odierna dell’Abu Dhabi Tour 2017 dopo la caduta nel finale che ha visto coinvolti fra gli altri Marcel Kittel (QuickStep – Floors) e Owain Doull (Sky). Nella caduta il corridore britannico ha riportato una ferita alla schiena e soprattutto un profondo taglio nello scarpino che sarebbe stato causato proprio dal freno a disco usato da Kittel.

La mia scarpa è stata ridotta a pezzi ed è stato sicuramente un freno a disco a fare questo” ha dichiarato l’inglese a Cyclingnews.  “E’ andato dritto attraverso la mia scarpa e fino al piede, e ad essere onesti è una fortuna che non sia stata la mia gamba ad esserne stata vittima: in quel caso, il freno mi sarebbe penetrato senza dubbio, è come un coltello”, ha proseguito Doull.  Marcel Kittel è l’unico atleta in gara all’Abu Dhabi Tour ad utilizzare i freni a disco, di nuovo a disposizione del plotone dopo l’esperienza conclusasi l’anno passato in occasione dell’incidente di cui Francisco Ventoso è stato vittima nell’ultima edizione della Roubaix.  Il portacolori della Sky, a margine delle sue dichiarazioni, dimostra che l’incidente del quale è stato vittima oggi l’ha proiettato fra i contrari all’utilizzo di questa tecnologia in gara: “Sicuramente ora ho preso posizione e se non vengono applicate delle coperture sui freni questi diventano letali”, ha concluso.


 

Articolo in collaborazione con  Calvin Papini Kloppenburg

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