Trofeo Binda 2022, Elisa Balsamo: “Tatticamente è stata una grande volata: una scelta partire così indietro”

Grande successo di Elisa Balsamo al Trofeo Binda 2022. La campionessa iridata ha interpretato al meglio il finale in leggera salita sul traguardo di Cittiglio, impostando coi tempi perfetti la volata che l’ha vista trionfare. Dopo un grande lavoro da parte della compagne di squadra, su tutte a Shirin Van Anrooij e Elisa Longo Borghini, che hanno rintuzzato ogni tentativo di attacco nel finale portando così la corsa allo sprint. La portacolori della Trek – Segafredo ha colto così la sua seconda vittoria stagionale che la proietta verso le classiche del Nord con un pieno di fiducia.

“Ero un po’ indietro nell’ultima curva, ma è stata una scelta quella di partire così indietro – ha spiegato dopo l’arrivo – Penso di aver fatto un grande sprint da un punto di vista tattico. L’arrivo è veloce, ma alla fine la strada sale, quindi più si riesce ad aspettare per iniziare la volata, più potenza si può mettere sulla strada. Penso sia stata la scelta giusta. Mi sento bene e il mio morale è alto. Sapevo che se fossi riuscita a superare l’ultima salita avrei avuto buone possibilità in volata. Questa è una delle gare più importanti del nostro calendario, è come una corsa di casa, quindi sono molto felice“. 

Poi la campionessa iridata ha parlato dei piani di gara: ” “Il piano pre-gara non era fissato, avevamo Elisa (Longo Borghini, ndr) che aveva la libertà di attaccare e fare una selezione come l’anno scorso. E la nostra seconda opzione era uno sprint finale se il tentativo di Elisa non avesse funzionato. Devo davvero ringraziare le mie compagne di squadra perché ad un certo punto della gara abbiamo deciso di fare lo sprint. Elisa, Ellen e Shirin sono state perfette, più che perfette, nel sostenermi. È stata per me una grande iniezione di fiducia in quel momento avere a mia disposizione corridori così grandi”.

Trovarsi in una squadra così forte, ovviamente è un vantaggio per lei, che ha aggiunto: “Rispetto all’anno scorso, sento che le mie doti in salita sono migliorate. Le mie compagne di squadra hanno tenuto un ritmo regolare in salita e poi hanno inseguito, il che è stato perfetto. Ovviamente devo menzionare il grande, e oscuro, lavoro di Audrey (Cordon Ragot, ndr) e Leah Thomas nella prima parte della gara. Essere riuscita ad arrivare allo sprint finale con tutte le energie non è solo perché ho una buona condizione, ma perché ho compagne di squadra che mi hanno risparmiato [spendendo] energie durante la gara e in un traguardo come questo è fondamentale”.

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