Coronavirus, Alé Cycling produce camici per gli ospedali

Alé Cycling produrrà nei propri stabilimenti camici che verranno distribuiti ai medici impegnati negli ospedali in prima linea contro il coronavirus. Anche l’azienda veronese dà quindi il suo contributo nella lotta contro il Covid-19 così come fatto da altre aziende, sia italiane che straniere. Lo sponsor tecnico della Movistar aveva già lanciato un concorso per gli appassionati di ciclismo per disegnare lo stile della maglia che la squadra iberica indosserà una volta che si riprenderà la stagione al termine dello stop per il coronavirus. I camici medici verranno donati ad alcuni ospedali e sono certificati UE 1196200141 per la protezione da agenti biologici.

“Il 95% della nostra produzione di capi ciclistici avviene in Italia – ha affermato Alessia Piccolo, Amministratore Delegato di A.P.G. che fa capo ad Alé – nei nostri stabilimenti di Bonferraro: disponiamo di una struttura all’avanguardia che, in momenti come questo, è doveroso mettere a disposizione. Questi camici medicali sono un piccolo passo ma ci rendono infinitamente orgogliosi. La pandemia ha evidenziato come, ad esempio dal punto di vista delle forniture medicali, la filiera italiana abbia rappresentato il vero anello debole della catena. Io, oggi, metto a disposizione i nostri stabilimenti, dal taglio, cucito, confezione e stampa, per venire incontro alle necessità più urgenti, come abbiamo fatto per questi camici. Ma Alé può fare molto di più! Per farlo c’è bisogno che l’industria italiana si rimetta in marcia. Vorrei anzi lanciare un appello al governo: l’economia italiana deve ripartire subito. Il nostro stabilimento e le nostre strutture sono già dotati di tutte le caratteristiche necessarie per poterlo fare. Solo così potremo adoperarci per aiutare ancora ed uscire velocemente da questa emergenza”.

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