Ciclocross, il padre di Mathieu van der Poel: “Le gare serali non sono sicure, in questo periodo di feste c’è gente ubriaca intorno al tracciato”

Quella del ciclocross ormai è una febbre. Soprattutto quando ci sono in azione, magari in appuntamenti in Belgio o nei Paesi Bassi, i califfi del settore, ovvero Tom Pidcock, Wout van Aert e Mathieu van der Poel. La loro presenza è garanzia di spettacolo, oltre che di grande affluenza di pubblico, in un contesto, quello della gara in circuito dove gli spettatori sono quasi sempre vicinissimi ai corridori. A Diegem, dove mercoledì sera si è corsa una prova del SuperPrestige, vinta da Van Aert, le cose non sono andate benissimo sul piano della sicurezza e del comportamento dei presenti.

A sostenerlo è Adrie van der Poel, padre di Mathieu, nonché grande campione del passato: “Il percorso di Diegem è bello – le parole di VDP senior riportate da Wielerflits – Ma dovrebbe essere molto più sicuro. Le transenne non erano ben piazzate e nel tratto in sabbia il pubblico poteva arrivare davvero vicinissimo ai corridori. Se un atleta lì fa un errore, finisce in mezzo agli spettatori: è andato tutto bene, ma se qualcosa va storto, sono i corridori le vittime”.

Nella località belga di Diegem si corre di sera, così come a Mol: “Spero non diventi una moda – ancora Adrie van der Poel – Con le luci artificiali lo scenario è bello, certo, ma si potrebbe correre anche qualche ora prima. Arrivi sul percorso e ci sono spettatori che sono già ubriachi. Lo sappiamo che in questo periodo dell’anno, con le feste, va così. Quando riapriranno le scuole e si tornerà al lavoro, torneranno anche i veri tifosi del ciclocross”.

Secondo quanto circolato sui social, Van der Poel sarebbe stato bersaglio degli ululati di alcuni tifosi e avrebbe ricevuto anche qualche “dito medio”, anche se uno dei “protagonisti” del gesto, immortalato dalle telecamere, avrebbe sostenuto che il dito fosse rivolto, appunto, agli spettatori che stavano rivolgendo dei “buuuu” all’indirizzo di Van der Poel.

Ancora Adrie van der Poel: “Penso che gli atleti debbano dire la loro. Io, dal mio punto di vista, spero che non ci sono altre gare di ciclocross di sera. Non è un buon modo per lavorare. Se proprio vanno organizzate così tardi, che siano organizzate meglio.

Il padre di Mathieu ha poi parlato anche del rendimento del figlio: “Sta crescendo e sta andando come ci aspettava. Gli sforzi che ha saputo fare per tre giorni consecutivi fanno ben sperare in vista delle prossime settimane. Se lui riguardasse la gara, capirebbe che non c’è motivo per essere deluso, considerato che non è ancora al meglio della condizione. Questi cross e anche il prossimo Mondiale non sono gli obiettivi primari della sua stagione: lui deve pensare al mese delle Classiche del Nord”.

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