Mondiali Zurigo 2024, sopralluogo dei CT azzurri sui percorsi: “Sarà una gara esigente per corridori che vanno forte in salita, ma con caratteristiche da passisti veloci”

I CT azzurri alla scoperta dei percorsi dei Mondiali di Zurigo 2024. Dopo aver visionato quelli delle Olimpiadi di Parigi nelle scorse settimane, i tecnici delle varie nazionali italiane hanno effettuato negli ultimi due giorni un sopralluogo dei tracciati iridati, dove dal 22 al 29 settembre verranno assegnate le prestigiose maglie arcobaleno. Delle undici prove in programma, quella più attesa è sicuramente la gara in linea degli uomini élite, che vedrà i corridori percorrere in tutto 273,9 chilometri, buona parte dei quali all’interno del circuito finale, e affrontare più di 4000 metri di dislivello.

Percorso molto ben disegnato sia dal punto di vista altimetrico che planimetrico – le parole del CT Daniele Bennati – Tratto in linea di 69 km ondulato che immette a metà del circuito finale, dopo che i corridori passeranno la linea d’arrivo mancheranno 7 giri per un totale di quasi 280 km e ben 4300 metri di dislivello. Sarà una gara esigente per corridori che vanno forte in salita, ma che hanno anche caratteristiche da passisti veloci“.

La rassegna iridata si aprirà però con le prove a cronometro, analizzate dal CT Marco Velo: “Prova crono élite che può essere divisa in tre parti, la prima e ultima veloci, quella centrale con curve, salite e due discese impegnative prima dell’arrivo sul lungo lago, che imporranno un ritmo diverso. Crono, nel complesso, quindi per chi ha capacità di guida oltre che le gambe per far andare la bici. Per quanto riguarda le categorie giovanili, il percorso prevede l’andata e ritorno lungo il lago completamente pianeggiante, con il solo cambio di direzione come elemento tecnico rilevante”.

Per quanto riguarda la gara donne élite “il tipo di percorso è adatto a molteplici soluzioni. Emergeranno atlete con resistenza in salita ed esplosività, visto l’impegnativo strappo iniziale del circuito finale”, ha commentato il CT Paolo Sangalli, mentre il tecnico degli Under-23 Marino Amadori sottolinea come “sarà una gara che premierà gli atleti in grado di gestirsi al meglio, in grado di lanciare iniziative anche da lontano”. Per la categoria juniores, il CT Dino Salvoldi conferma “un percorso molto impegnativo, adatto ad atleti esplosivi in salita e con buone qualità di resistenza. Al netto di imprevisti di giornata, non ci saranno sorprese sui nomi dei protagonisti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio