UAE Team Emirates, Tadej Pogacar: “Forse mi costa prepararmi per Fiandre, Ardenne e Tour, ma mi piace affrontare sfide diverse. Ho già vinto il Tour 2 volte e non è importante se ne vinci 2 o 5”
Tadej Pogacar non pensa solo al Tour de France 2024. Come già dichiarato negli scorsi giorni e come dimostrato finora in carriera, il corridore dell’UAE Team Emirates non si fossilizza solo su un programma di gare ma cerca di variare spesso il proprio calendario, puntando a correre e vincere anche le classiche primaverili o quelle di fine stagione. Obiettivi che, come ammesso dallo stesso Pogacar, finiscono per portargli via un po’ di energie in vista della Grande Boucle, tuttavia il 25enne sloveno non sembra intenzionato a cambiare il proprio approccio nella nuova stagione, puntando a conquistare più corse possibili invece che provando a rivincere la stessa per più volte.
“Il Tour è la corsa più importante del ciclismo – ha dichiarato Pogacar in un’intervista a FloBikes – Niente è paragonabile a questo. Gli sponsor vogliono solo vincere il Tour. Le altre gare non possono essere paragonate al Tour. Forse mi costa prepararmi anche per il Giro delle Fiandre e per le Ardenne o per Il Lombardia, ma mi piace affrontare diverse sfide durante l’anno e per me è difficile concentrarmi solo su luglio perché so che posso andare forte nella prima parte della stagione e anche nell’ultima parte. Ho già vinto il Tour due volte e non è importante se ne vinci due o cinque, è già tanto vincerne uno, è incredibile“.
Il classe 1998 ha parlato quindi del Tour 2024: “Mi piace questo percorso. Chi disegna il percorso fa un ottimo lavoro, ogni anno cercano di ravvivarlo con cose diverse, come il prossimo anno con lo sterrato e con l’ultima tappa a cronometro“. Proprio riguardo alla crono finale, lo sloveno ritiene che potrebbe non essere così decisiva: “È l’ultimo giorno, potremmo vedere grandi gap o differenze molto piccole. Non è una cronometro facile, quindi devi avere davvero una buona giornata. Secondo me ci saranno già dei grossi distacchi, quindi non sarà così spettacolare, ma vedremo“.
Il 25enne cercherà comunque di presentarsi al via della Grande Boucle al massimo della forma: “Devo solo prepararmi bene e allenarmi molto nella cronometro perché ci sono due prove a cronometro. Fare lunghe salite, altura, allenamento con il caldo e cose del genere, proprio come sempre. Penso che sto migliorando ogni anno basandomi sulle mie sensazioni, sui miei numeri e, in generale, sull’esperienza, quindi tutto conta, tutto si somma per essere un po’ migliore. Ma, come quest’anno, il tuo corpo ti si può rivoltare contro e non c’è molto che puoi fare quando arriva quel momento. Cercherò di prepararmi nel miglior modo possibile. Penso di fare ogni anno una preparazione abbastanza buona, a volte funziona e a volte il tuo corpo ti dice no“.
Il portacolori dell’UAE ha poi ammesso che non è semplice migliorarsi di anno in anno: “Posso acquisire ancora molta esperienza nei prossimi anni e anche il mio corpo può migliorare, ma vedo che lentamente sta diventando sempre più difficile migliorarmi. Quando sono arrivato nel WorldTour, ad ogni gara mi sentivo meglio, crescevo e miglioravo; ora è come se avessi bisogno di trovare piccoli dettagli per migliorare qualcosa e c’è bisogno di un duro lavoro per piccoli miglioramenti“.
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