UAE Team Emirates, Alexander Kristoff preoccupato per il virus nelle corse: “Si possono testare tutti, ma non essere sicuri al 100%”

Alexander Kristoff è uno dei ciclisti meno colpiti dal periodo di quarantena. Il norvegese infatti si trova in patria con la propria famiglia, in uno Stato che di fatto non ha mai impedito ai propri cittadini di uscire dalla propria abitazione per muoversi in bicicletta. Con il distanziamento sociale come unica modifica alle normali leggi, il corridore dell’UAE Team Emirates ha potuto mantenersi in allenamento continuando a uscire all’aperto, pronto a essere protagonista nelle classiche e in qualche volata alla ripresa della stagione. Il suo programma iniziale prevedeva la partecipazione al Giro d’Italia 2020, ma potrebbe essere modificato per la concomitanza della corsa rosa con classiche monumento particolarmente adatte a lui, come Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix.

Il velocista intanto ha spiegato il proprio pensiero su un’eventuale ripartenza in un’intervista rilasciata a Sporza: “Non so se è realistico avere come primo appuntamento World Tour il primo agosto, con le Strade Bianche. Non so quale sia la situazione in altri Paesi. Se ci dovesse essere un periodo di quarantena quando si viaggia in un altro Stato, allora si rischia di dover scegliere un unico Paese per ciclista, perché se ti sposti per gareggiare rischi di essere sempre in quarantena”.

Kristoff ha poi spiegato le sue preoccupazioni relative al coronavirus, ammettendo però che a livello personale questo stop gli permetterà di assistere al parto della moglie: “Ho un po’ paura del virus. Non è così pericoloso per i giovani, ma sto invecchiando… Riunire le persone rende tutto più pericoloso, ma vale anche nel plotone. Se un ciclista è infetto, anche gli altri contrarranno rapidamente il virus. Spesso uno starnutisce o sputa durante le corse, e si corre vicini. Puoi testare tutti, ma non essere sicuro al 100%. Devo però ammettere che a livello personale per me non è stato così male. Normalmente ora sarei al Giro, ora invece sono con mia moglie, che tra pochi giorni dovrebbe partorire. Ho la fortuna di essere a casa per la nascita”

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