Trek-Segafredo, Juan Pedro Lopez sogna un Grande Giro: “Per stare vicini a Evenepoel e Pogacar bisogna prepararsi al 200%”
Juan Pedro Lopez affronterà quest’anno la seconda stagione da professionista. Il 23enne spagnolo ha dovuto affrontare un primo anno con la maglia della Trek-Segafredo, condizionato dalla pandemia e da un infortunio alla mano al Delfinato. Il 2020 del corridore lanciato dalla Kometa di Alberto Contador ha avuto il proprio picco con la Vuelta a España 2020 conclusa in 42ª posizione ponendolo come il migliore dei suoi. Attualmente in ritiro a Denia con Nibali, Mollema e Mads Pedersen, il corridore andaluso spera di potersi migliorare ancora.
“Il primo anno è stato di apprendistato e la valutazione è molto positiva, dal momento che impari sempre, sia nel bene che nel male. Anche in squadra ci sono compagni di alto livello e ognuno ti insegna qualcosa, ci sono ottimi leader per i Giri e le Classiche”, ha spiegato in un’intervista ad AS Ciclismo. Il suo obiettivo è quello di migliorare nei Grandi Giri per poter competere con gli astri emergenti: “Remco Evenepoel e Pogacar sono stati toccati da una bacchetta magica, ma bisogna cercare di stargli il più vicino possibile e per questo bisogna prepararsi al 200%“.
Dovrebbe esordire in Francia al Tour de Haut Var (dal 19 al 21 febbraio) e poi, a seconda di come si evolverà la stagione, definirà il proprio calendario in vista della Vuelta a España: “Se tutto va bene sarò alla Vuelta – aggiunge – è la gara di casa e mi emoziona particolarmente. Voglio approfittare di ogni occasione possibile per essere davanti e lottare per qualche tappa. Anche il Giro d’Italia mi piace molto, ma vedremo col tempo”.
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