Tre Giorni di La Panne 2017, Kittel: “Non c’era ragione per mollare”
La mattinata di oggi ha sancito il ritorno al successo di Marcel Kittel dopo oltre un mese. Il velocista tedesco della Quick Step Floor ha però rischiato di vedere sfumare la possibilità di disputare la volata: “Quando sono caduto ho pensato soltanto a riprendermi e risalire sulla bicicletta – ha aggiunto in conferenza stampa dopo il traguardo – Quando mi sono rialzato ho pensato che era difficile ma non impossibile. Ho avuto tutto il tempo ottime gambe, la squadra ha lavorato molto per Philippe ma anche per tenere il gruppo chiuso ed arrivare in volata. I compagni che mi hanno riportato in gruppo sono stati fantastici e quando sono rientrato non c’era ragione per mollare“.
È stata quindi cancellata velocemente la delusione di ieri: “Non ho ancora capito perché ho perso ieri. È un po’ stupido perché è chiaro quello che è successo, però mi sentivo bene ma Alex (Kristoff, n.d.r.) è andato fortissimo e questo mi ha dato motivazione per oggi. Oggi ero in ottima posizione all’ultima curva, ho seguito la sua ruota e questo mi ha dato la possibilità di superarlo”.
La forma è quindi tornata al meglio dopo una Parigi-Nizza nel corso della quale è stato costretto al ritiro: “Non è stata una bella gara per me – precisa – perché non sono riuscito a raggiungere i risultati che volevo ma questo mi ha dato maggiore motivazione. Mi sono preso un periodo di riposo per essere pronto e in forma ed ha funzionato“. Anche perché non si riesce a battere Kristoff se non si è al massimo della forma: “Se andiamo a vedere, non si può dire che Kristoff sia un velocista puro, perché va molto forte anche quando la corsa si fa dura. Questo gli dà un vantaggio e per questo è uno degli avversari più forti”.
La mente però è già proiettata al prossimo Giro delle Fiandre: “Abbiamo una squadra forte alla partenza con diverse opzioni che, viste le ultime classiche, si è rivelato sempre un vantaggio. Speriamo di poter correre allo stesso modo domenica. Possiamo giocare diverse carte, dimostrare la nostra forza di squadra e giocarci la vittoria“.
L’intervista si chiude poi con una riflessione sull’impatto del ritorno di Gilbert in squadra: “Philippe è una persona riservata ma aperta, parla diverse lingue ed è molto importante per una squadra come la nostra che ha molti corridori di diverse nazionalità. È importante per l’atmosfera e si diverte“.
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