Soudal-QuickStep, continua il periodo nero nelle classiche del Nord: “I nostri uomini si uniranno e troveranno un’arma per tornare”

Ancora una gara in Belgio senza nessun risultato di interesse per la Soudal – QuickStep. Mentre ieri sulle strade della Gand – Wevelgem si celebrava l’apoteosi della Jumbo – Visma con il primo e secondo posto in parata di Christophe Laporte Wout van Aert, la squadra belga faticava nelle retrovie. Rimasti fuori dalla prima azione importante della corsa, infatti, il Wolfpack ha provato a metterci una pezza, prima con un tentativo di rientro solitario di Fabio Jakobsen che, però, non è andato a buon fine, e poi con un grande lavoro di Kasper Asgreen che ha collaborato con la Groupama – FDJ, riuscendo a chiudere il gap. All’accelerazione successiva, però, nessuno si è fatto trovare pronto e il miglior risultato è stato il quattordicesimo posto di Tim Merlier.

Se dopo l’E3 Saxo Classic era stato Patrick Lefevere a lamentarsi di quanto successo, ieri è toccato al direttore sportivo Tom Steels analizzare la situazione ai microfoni di VeloNews: “Siamo vulnerabili. C’è un grosso gap con i migliori tre, ma se i nostri corridori vengono battuti, poi si uniranno e troveranno un’arma per tornare. Le nostre prestazioni si notano perché c’è un forte contrasto con il passato quando dominavamo queste corse […] ma il divario con i migliori tre è difficile da colmare per molte squadre al momento“.

Il problema più grosso sembra, quindi, a suo dire, l’assenza di un corridore del calibro di Wout van Aert (Jumbo-Visma), Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): “Sono di un altro livello. Questo è quello che ci manca. Dobbiamo provare a fare qualcosa come squadra. Noi rimaniamo un team per le classiche. Dobbiamo essere critici, ma non possiamo arrenderci e il verdetto finale per questo gruppo arriverà solo dopo la Parigi – Roubaix“.

Eppure con Julian Alaphilippe Kasper Asgreen i corridori di spessore sulla carta non dovrebbero mancare tra le fila dello squadrone belga: “Il leader determina la forza del tuo centro campo. Non possiamo nascondere che Asgreen è stato lontano dalle competizioni per otto mesi: un recupero come questo ha sempre degli alti e bassi. Julian venerdì non stava bene (il transalpino, infatti, ha corso solo la E3 Saxo Classic, ndr)”.

“È il problema di avere uno o due corridori sempre presenti nel secondo gruppo – ha concluso il belga – Non è che siamo scoraggiati durante le riunioni.  Noi stiamo facendo le nostre cose. Corriamo nel modo in cui siamo in grado di fare e vedremo questo dove ci porterà“.

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