Quick-Step Floors, Gilbert alla ricerca di “un’impresa azzardata e un po’ folle”

Philippe Gilbert ha le idee chiare per il 2018. Nel 2017 l’ex iridato ha iniziato una nuova carriera e in questo anno appena iniziato vuole continuare la strada intrapresa la scorsa primavera. Vincitore di Giro delle Fiandre e Amstel Gold Race, il corridore della Quick-Step Floors, oltre ad altri ottimi risultati nelle corse precedenti, ha dimostrato che si può essere competitivi in entrambe le discipline (pavé e Ardenne), ma soprattutto ha compiuto un grande passo avanti – ormai insperato – verso il suo grande sogno: conquistare tutte e cinque le grandi classiche monumento. In carriera aveva già conquistato Liegi – Bastogne – Liegi e Giro di Lombardia, gli restano dunque solamente (tra virgolette) Milano – Sanremo e Parigi – Roubaix.

Come più volte affermato negli scorsi mesi, sono dunque queste due prove i suoi grandi obiettivi del 2018. A 35 anni trova dunque una sorta di nuova giovanezza in questa “nuova stagione con nuovi obiettivi“, durante la quale inseguire alcuni miti del ciclismo di tutti i tempi, ovvero i connazonali Rik van Looy, Roger Vlaeminck ed Eddy Merckx, gli unici ad essere riusciti nell’impresa di conquistare le cinque monumento. “Un’impresa azzardata e un po’ folle“, ammette lui stesso, sottolineandone la rarità in questi tipo di grande specializzazione, che tuttavia ritiene possano anche cambiare, magari proprio seguendo il suo esempio.

“Alcuni corridori come Michal Kwiatkowski e Michael Matthews hanno caratteristiche simili alle mie e sono anche loro capaci di vincere tutte le classiche – aggiunge a margine della presentazione della squadra – Potrebbero anche loro farsi prendere dal gioco”. Consapevole delle difficoltà, il belga è dunque pronto alla grande sfida, anche considerando che nella sua lunga carriera ha partecipato una sola volta all’Inferno del Nord, nella quale chiaramente dunque non si presenta, per sua stessa ammissione, come uno dei favoriti.

So benissimo che non sarà facile – analizza – Ma puoi anche essere il più forte in corsa e perderla comnque. Io sono pronto a fare del mio meglio. La squadra ha un approccio aggressivo alle corse, che è anche il mio stile di correre, quindi le cose promettono bene”. Equilibrare le forze in campo all’interno del team sarà probabilmente proprio la grande sfida nella formazione di Patrick Lefevere, che può contare anche su altri corridori di grande spessore sul pavé come Niki Terpstra e Zdenek Stybar, che scalpitano sicuramente dopo il ritiro di Tom Boonen.

Il vallone non teme il confronto interno, che vive in maniera molto naturale. “Prima si sapeva che la Roubaix era riservata a Tom – commenta – La squadra era costruita attorno a lui e tutti dovevano correre per lui. Era chiaro a tutti. Quest’anno non voglio questo ruolo, non pretendo di essere protetto con la squadra che corre per me. Voglio che le cose procedano in maniera naturale e il migliore sia davanti, quantomeno se è uno di noi. Altrimenti, ovviamente, non esiste che un corridore di un’altra squadra possa partire da solo verso la vittoria! In questo caso servirà che qualcuno si metta pancia a terra per gli altri. E si deciderà in maniera automatica perché sarà la forma del giorno a decidere“.

Nel nuovo calendario potrebbero dunque non trovare posto le Ardenne, a lungo il punto di forza di Gilbert, che nel 2011 fu il secondo della storia conquistare il Trittico nell’arco di una settimana (dopo Davide Rebellin, la cui impresa risaliva al 2004). “Non voglio mettermi in testa cose impossibili – spiega al riguardo – Per me è importante arrivare al 100% alla Roubaix, poi faremo il punto. Molto dipenderà dalle circostanze in cui bisognerà correre. Se la primavera sarà stata segnata dal clima mite, come l’anno scorso, si può pensare di prolungare un po’ di più, fino alla Liegi, ma vedremo. L’attenzione questa primavera sarà soprattutto sulla Sanremo e sulla Roubaix, non sulle Ardenne”. La squadra in quelle corse sarà dunque soprattutto incentrata su Julian Alaphilippe e Bob Jungels, mentre intanto è stato lanciato l’hashtag #StriveForFive

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