Parigi-Roubaix 2023, Mathieu Van Der Poel: “Peccato per Wout, a volte serve anche fortuna oltre alle gambe e io l’ho avute entrambe”

Mathieu Van Der Poel si prende anche la Parigi – Roubaix 2023. Vincitore della Milano – Sanremo tre settimane fa, il leader della Alpecin – Deceuninck (diventata Alpecin – Elegant per l’occasione) conclude in solitaria anche l’Inferno del Nord grazie ad una splendida azione nata nel Carrefour de l’Arbre, dove è riuscito a distanziare tutti gli altri protagonisti di giornata con i quali si era avvantaggiato. Favorito chiaramente dalla foratura dell’eterno rivale Wout Van Aert che aveva attaccato per primo nell’ultimo settore a cinque stelle, il fenomeno neerlandese ha confermato una gamba eccezionale riuscendo poi a resistere da solo al ritmo degli inseguitori, tra i quali ovviamente uno scatenato Van Aert, concludendo con oltre 50 secondi di vantaggio.

Oggi è stata una delle mie giornate migliori di sempre in bici – ammette ai nostri microfoni dopo il traguardo – Mi sentivo fortissimo sin da subito e ho provato più volte ad attaccare, anche in precedenza, ma non era facile staccare gli altri. Poi nell’ultimo settore c’è stata la caduta di Degenkolb. Sono poi riuscito a chiudere su Wout, che penso abbia avuto una foratura. A quel punto mi sono ritrovato da solo e ho dato tutto fino al traguardo”.

Inizialmente apparso quasi sorpreso della situazione, il classe 1995 spiega di aver capito rapidamente che il rivale aveva avuto un problema, mostrando anche il suo rammarico per il confronto mancato: “Non avevo capito subito che aveva forato, ma quando l’ho ripreso ho visto che andava piano. Sapevo che aveva un problema. Non sapevo cosa fosse, ma chiaramente c’era. Penso che senza di quello saremmo probabilmente arrivati assieme al traguardo. Purtroppo a volte serve anche la fortuna, oltre che le gambe, per vincere e l’ho avute entrambe”.

Mentre ripete più volte la parola “incredibile”, sottolinea anche il gran lavoro di una squadra che “non poteva fare di meglio” visto il secondo posto di Jasper Philipsen al traguardo, unico capace poi di seguire il ritmo di Van Aert nell’inseguimento per poi regolarlo allo sprint. “Abbiamo corso come una grande squadra”, aggiunge con grande soddisfazione prima di sostanzialmente salutare il gruppo per qualche settimana, in vista di un meritatissimo riposo: “Penso sia stata la mia migliore stagione delle classiche di sempre. Era la mia ultima corsa per il momento ed è stato un sogno”.

Se nei giorni scorsi aveva in qualche modo espresso perplessità riguardo la Regina delle Classiche, il sentimento ovviamente oggi è ben diverso, come ricorda sorridente: “Oggi amo la Roubaix, ma resta una corsa durissima. Penso sia stata l’edizione più veloce. Siamo andati a tutta sin dall’inizio, qualcosa di folle. Mi sentivo bene e sono felice di essere riuscito a concretizzare il grande lavoro che abbiamo fatto oggi”.

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