Movistar, Unzué: “Amador è un corridore della Movistar. Se paga, se ne va”

Eusebio Unzué trattiene Andrey Amador alla Movistar. Il direttore sportivo della formazione spagnola non è intenzionato a lasciar partire il costaricense, al centro di un’intricata vicenda di ciclomercato. Il corridore aveva firmato quest’estate un rinnovo del proprio contratto con il team di cui indossa la divisa dal 2011, ma ha poi iniziato a trattare il proprio trasferimento presso la Ineos, trovando un accordo con i britannici. Ora la sua vecchia squadra non vuole lasciarlo partire senza il pagamento della clausola rescissoria (che gli inglesi non vogliono sborsare), mentre lo scalatore spinge per salpare verso altri lidi. La vicenda è sotto lo studio dell’Uci, che potrebbe pronunciarsi a breve.

Il noto ds della Movistar non ha però lasciato aperti spiragli in un’intervista al portale El Confidential: “Ad oggi Amador è un corridore della Movistar. Abbiamo un precontratto firmato per lui e il suo agente, è a disposizione dell’Uci per risolvere il caso. Dovrà spiegare lui perché dice che vuole andare alla Ineos. Per me la firma è qualcosa di molto serio. Tanto Andrey quanto Acquadro (il suo agente, ndr) sono in una situazione compromessa davanti all’Uci perché hanno due contratti firmati: uno con noi e uno con i britannici. Acquadro dice che non ha firmato niente? Può dire quello che vuole. Vedrete. Entrambi hanno firmato con noi al Giro di Polonia”.

Unzué ha poi proseguito parlando delle probabili tempistiche della vicenda: “Secondo quanto ci hanno detto, dovrebbe arrivare una risposta dell’Uci entro fine anno. Non impediremo ad Amador di andarsene, ma dovrà pagare l’indennizzo previsto dal contratto stipulato. Questa questione ha una soluzione semplice: se paga, se ne va. Potrei dire molte cose, ma non è il momento ora. Andrey è un gran professionista, ci sono pochi gregari come lui. Se siamo in questa situazione è perché, tra le altre cose, lo vogliamo con noi“. Nessun timore quindi di trovarsi nel roster un corridore che vorrebbe essere altrove, cosa di cui i compagni di squadra sono assolutamente consapevoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio