L’agente di Jakobsen e Groenewegen rivela che i due si sono tenuti in contatto dopo l’incidente
C’è stato il primo avvicinamento tra Fabio Jakobsen e Dylan Groenewegen dopo l’incidente. Nella frazione inaugurale del Giro di Polonia, un movimento pericoloso del corridore della Jumbo-Visma aveva causato la caduta del velocista della Deceuninck, finito in terapia intensiva. Nei giorni successivi all’incidente, un commosso Groenewegen aveva dichiarato di volersi mettere in contatto con il collega e connazionale e stando alle parole di Martijn Berkhout, agente di entrambi, alla tv neerlandese questo primo contatto tra i due ci sarebbe già stato e la speranza è che presto possano tornare a incrociare le proprie strade in corsa.
“Sono stati in contatto – ha rivelato il manager – Fabio ha preso l’iniziativa. Il suo recupero è fondamentale. Spero che i due possano tornare a sprintare l’uno contro l’altro”.
Dopo aver parlato delle condizioni di Jakobsen, spiegate già qualche giorno fa in maniera piuttosto chiara da Patrick Lefevere, Berkhout ha spiegato che anche Groenewegen non è nelle condizioni migliori a livello mentale per tornare a correre: “Ovviamente ci sono solo sconfitti in questa situazione. Dylan non si sente a suo agio. Gli sono piovute addosso tante cose brutte sui social. Ha ricevuto minacce mai viste prima nel ciclismo e continuano a minacciarlo ancora ora”.
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