Ineos-Grenadiers, Geraint Thomas: “Importante per il morale, sono sulla buona strada”

Geraint Thomas si è piacevolmente sorpreso alla Volta a Catalunya 2021. Arrivato senza grandi pretese riguardo le ambizioni personali, il gallese si è invece dimostrato capace di giocarsela con in migliori nella settimana di corsa spagnola, chiudendo la corsa in terza posizione, dietro solamente ai compagni Adam Yates e Richie Porte. Un dominio totale quello della Ineos Grenadiers, costruito con il forte contributo della cronometro ovviamente, ma anche di una ottima tenuta in salita di tutto il blocco, capace di controllare la corsa con grande autorevolezza, ricordando il dominio che il Team Sky aveva appena un paio di anni fa. Un risultato dunque importante per il morale dei singoli, ma anche di un collettivo che ribadisce di poter avere un ruolo primario dopo alcune prove non proprio brillanti.

Ne abbiamo parlato proprio con il 34enne gallese, che nel suo percorso verso il Tour de France ora affronterà un blocco di allenamenti a Tenerife prima di tornare alle corse al Giro di Romandia, confermando una modalità di preparazione tradizionale, con poche corse selezionate e tanti ritiri.

Come ti senti dopo la Volta a Catalunya, con che sensazioni esci dalla corsa?
Essere di nuovo sul podio di una corsa WorldTour è sicuramente una bella sensazione. Onestamente, per me non era realmente un obiettivo qui e non pensavo di andare così bene così presto, ma mi sono sentito sempre meglio, corsa dopo corsa. La squadra qui è stata fantastica, penso che sia visto sulla strada. Il morale è alto e mi sono divertito qui con i ragazzi. Fare questa tripletta è davvero una sensazione fantastica.

Sembra tutto facile a vedere la tripletta che avete realizzato, ma in realtà avete dovuto difendere spesso questo risultato.
Siamo stati molto bravi a comunicare, abbiamo molta esperienza nel difendere una maglia. L’ultima tappa è stata sicuramente al più dura, con la Movistar ad attaccare una volta arrivati nel circuito. Sono stato al limite per un paio di giri, ma siamo rimasti compatti. Abbiamo fatto valere la forza dei numeri e ci siamo fatti coraggio l’un l’altro per tenere duro e la corsa sotto controllo.

Quanto è stato importante per voi dimostrare di poter ancora controllare la corsa in questo modo?
In squadra abbiamo parlato molto, anche con i giovani. È stato bello per me e Richie dimostrare di poter essere ancora lì davanti e di potercela ancora giocare. Come squadra abbiamo dimostrato di essere molto forti, da Luke Rowe ad Adam Yates abbiamo tutti avuto un ruolo importante in questa corsa, proprio come squadra.

A livello personale, cosa significa questo risultato per te?
Una bella sensazione, per la fiducia è importante ottenere risultati di questo tipo. Ora bisogna continuare a lavorare e continuare a crescere, sento che posso ancora crescere molto, ma mi sento sulla buona strada. Ora vado prima ad Andorra, poi andrò subito a Tenerife per una sessione di allenamenti. In seguito la mia prossima corsa sarà il Giro di Romandia.

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