Ineos, Froome: “Tra me e Bernal il capitano sarà il più forte. Punto anche alle olimpiadi”

Chris Froome è tornato in sella alla propria bicicletta e già pensa al 2020. Il corridore britannico alla fine è riuscito a partecipare alla cronometro a squadre del Criterium Saitama, non alla prova in linea organizzata in Giappone. Per lui è già un’ottima notizia, soltanto quattro mesi dopo la terribile caduta che lo ha costretto a sottoporsi a diverse operazioni nel mese di giugno. Per la prossima stagione l’obiettivo è quindi tornare al massimo della condizione per cercare di centrare il quinto Tour de France, per poi andare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e provare a conquistare la medaglia.

“Ho ancora alcuni dolori” ha confidato il kenyano bianco a Ciclismo Internacional: “Non sono al 100%, ci vorranno ancora alcune settimane prima di trovare il picco di forma. Penso starò bene per febbraio. L’importante sarà avere la forma ideale al Tour, è il mio obiettivo principale. In questi giorni ho anche avuto modo di visionare il percorso delle Olimpiadi, sarà durissimo. È molto esplosivo, ideale per gli scalatori, credo che sia interessante con tante montagne e molto impegnative. Per me sono uno dei grandi obiettivo dopo il Tour de France“.

Froome ha poi parlato della sua possibile convivenza con Bernal alla prossima Grande Boucle: “Tra me e Egan non ci sarà alcun problema. La questione è molto chiara: chi sarà  il più forte sarà il leader. È chiaro a tutti e sarà così. Bernal è una persona che è passato da poco anni al professionismo e ha già vinto il Tour, mentre Thomas è più simile a me, gli ci è voluto molto per vincere la corsa. La nuova generazione di corridori è incredibile, stanno crescendo con una forza tremenda. Che l’attuale vincitore del Tour abbia 22 anni è incredibile. Con Evenepoel, Pogacar e Bernal arriva una generazione forte. Credo sia buono per il ciclismo e per lo sport”.

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