Giro di California 2020, Jonathan Vaughters: “Le corse negli Stati Uniti devono essere reinventate”
La notizia che il Giro di California non si correrà nel 2020 ha, inevitabilmente, suscitato le prime reazioni, soprattutto di sorpresa e delusione. Dopo quattordici anni la corsa americana non sembra più essere sostenibile da un punto di vista finanziario secondo gli organizzatori di AEG. Un campanello d’allarme che sembra riguardare tutto il movimento ciclistico professionistico statunitense alle prese con difficoltà derivanti soprattutto dall’assenza di sostegni pubblici, da parte di comuni o enti governativi, al ciclismo, che si affida, quindi, solamente alle sponsorizzazioni private. Alla luce di questa notizia, secondo Jonathan Vaughters, team manager della EF Education First, le corse negli Stati Uniti necessitano di un profondo ripensamento.
“Spero sicuramente che saranno in grado di riportare la corsa nel 2021, ma penso che sia un po’ scioccante per quanto riguarda la direzione del ciclismo americano – ha detto Vaughters a Cyclingnews – Il ciclismo negli Stati Uniti è un mercato diverso da quello che è in molti altri luoghi. Non avremo mai gare così grandi, sostenute dallo stato come questa nuova gara in Arabia Saudita o il Tour degli Emirati Arabi Uniti. Non accadrà mai negli Stati Uniti. I comuni o gli enti governativi non sponsorizzano il ciclismo. Il nostro sistema politico non lo consente. Deve provenire da dollari completamente privati”.
“Non ho le cifre esatte – ha continuato il team manager americano – ma dal punto di vista dei costi generali il Tour of California costa probabilmente quasi quanto il Tour de France. So che sembra ridicolo, ma questa è probabilmente la realtà della situazione, perché si devono chiudere le strade, le aree di partenza e di arrivo… Per quanto riguarda il Tour de France, il governo sostiene la gara come un patrimoine de France, che fa parte della cultura francese, mentre negli Stati Uniti dobbiamo solo pagare per questo. È molto più difficile produrre grandi eventi negli Stati Uniti”.
“Eventi come Dirty Kanza o Leadville 100 possono funzionare negli Stati Uniti, questo perché le persone sono disposte a pagare centinaia di dollari per partecipare – ha continuato la sua analisi il team manager della EF Education First – e quindi gli organizzatori hanno un flusso di entrate indipendente dai dollari delle sponsorizzazioni, del governo e dei comuni che li sostengono. Ironman, che è una vera impresa americana, è stata venduta a una società cinese per $ 600 milioni a causa del valore dei partecipanti che pagano una quota di iscrizione per farlo. Questo è il tipo di modello che funziona negli Stati Uniti, ma ciò non vuol dire che non possiamo avere del ciclismo professionistico negli Stati Uniti”.
Infine, Vaughters lascia comunque aperta una speranza per il futuro: “Certo, potrebbe aprirsi la porta per un’altra opportunità, ma spero che gli organizzatori della California, che hanno il supporto, le risorse e le persone giuste a posto, guardino a lungo e duramente e dicano: ‘Come possiamo reinventare noi stessi in qualcosa che funziona per il pubblico americano?’ Penso che sia assolutamente possibile, ma le corse negli Stati Uniti devono essere reinventate“.
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