Deceuninck-QuickStep, Bob Jungels rinuncia alla Liegi per prepare meglio il Giro: “Fiandre sarà ultima classica”

Bob Jungels non difenderà il titolo alla Liegi – Bastogne – Liegi 2019. Splendido vincitore con una azione da lontano lo scorso anno, il lussemburghese ha optato quest’anno per un calendario con molto più pavé e, nella preparazione per il Giro d’Italia, una partecipazione alla Doyenne diventava davvero improbabile da incastrare. Una decisione difficile ovviamente per il corridore della Deceuninck – QuickStep, quest’anno autore di ottime prestazioni nelle corse fiamminghe con il successo alla Kuurne – Bruxelles – Kuurne in prima persona e il grande contributo in quello di Zdenek Stybar alla E3 Harelbeke. Senza dimenticare ovviamente il piazzamento in questi giorni alla Dwars Door Vlaanderen, ultima corsa prima di un Giro delle Fiandre al quale si presenta come uno degli outsider più interessanti.

Sin da inizio stagione, quando ha annunciato il suo calendario, questa ipotesi appariva come decisamente probabile, con la rinuncia ufficiale e (quasi del tutto) definitiva arrivata oggi. “Non è stato semplice deciderlo, ma partire ad appena l’80% della condizione non sarebbe sensato – spiega a VeloNews – Dopo il Fiandre un periodo di riposo sarà necessario. Poi inizierà la preparazione al Giro, il che significa ritiro in altura. Questo è sicuramente lo svantaggio del calendario di quest’anno, ma sono entusiasta di quanto fatto sinora”.

Il campione lussemburghese si è infatti sorpreso dei suoi ottimi risultati ottenuti: “Prima di iniziare questa campagna di primavera pensavo come ad un primo approccio, ma è venuto fuori che riesco già ad andare piuttosto bene. Da un lato è stata una sorpresa, anche se dall’altro sono in forma. E quando la corsa è dura sono i corridori più forti che vengono fuori. In definitiva, sono felice di questa scelta”.

Una decisione che sembra ritenere migliore anche per prepararsi alla Corsa Rosa: “Avrò più tempo, visto che la mia ultima classica sarà il Fiandre avrò più tempo per allenarmi in altura per il Giro. Prima era sempre difficile combinare l’andare bene alle classiche e poi al Giro. E questo è sicuramente un aspetto positivo di questo programma di gare”.

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