Deceuninck-Quick-Step, Mørkøv: “Amo lavorare per Viviani. Siamo un treno molto flessibile”

Dietro lo strepitoso 2018 di Elia Viviani c’è una squadra attrezzata che mai aveva avuto in carriera. Il treno della Deceuninck-Quick-Step a disposizione del veronese si è infatti dimostrato semplicemente il migliore all’interno del gruppo e il suo ultimo uomo per le volate, Michael Mørkøv, ha dato più volte prova della sua affidabilità. Il danese avrebbe tutte le carte in regola per provare a giocarsi uno sprint di gruppo, ma nel fare il lavoro da apripista è difficile trovare qualcuno che sia meglio di lui. Il 2019 è ricominciato da dove si era chiusa l’annata precedente, visto che Viviani si è già imposto in una tappa del Tour Down Under e alla Cadel Evans Road Race.

Mørkøv spera quindi di vedere il suo capitano continuare a vincere: “Dopo la stagione dello scorso anno, avremo qualche pressione con cui convivere – ammette a VeloNews – Cercheremo di continuare così, ricordandoci delle cose che sappiamo fare bene e migliorando quelle in cui invece facciamo più fatica. È interessante lavorare per i velocisti, perché quando vanno bene crescono in fiducia. Quando vincono molto, vogliono spingere ancora di più perché sono convinti di poter vincere”.

Il 33enne di Kokkedal ha poi spiegato il segreto che c’è dietro la forza del treno della Deceuninck-Quick-Step e la sintonia con Viviani: “Cerchiamo di essere un treno flessibile. Non abbiamo un ordine preciso al quale ci atteniamo, ma ci parliamo cercando di capire chi possa essere l’uomo migliore per guidarlo in un determinato tipo di finale. Di solito ci organizziamo prima della corsa, in base al terreno, al finale, alle strade e la concorrenza. Qualche volta facciamo un treno classico, mentre altre volte guidiamo Viviani verso la ruota di un suo avversario”.

Anche il rapporto umano con il campione italiano non poteva essere migliore: “Amo lavorare per Elia, è un’atleta incredibile che svolge il suo lavoro seriamente. Sa quello che vuole e quali sono i suoi limiti”.

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