Cofidis, Elia Viviani lancia il fratello Attilio: “È un atleta alla Bettini, se si impunta arriva dove vuole”

Elia Viviani accoglie il fratello Attilio nella Cofidis. Il campione europeo per la prima volta sarà compagno di squadra del proprio fratello minore, che l’anno scorso è stato stagista della formazione francese in cui militerà il velocista italiano. Classe ’96 il più giovane, che si è presentato vincendo alla Schaal Schels, classe ’89 l’oro olimpico su pista a Rio 2016, i due saranno tra i protagonisti della prima stagione World Tour del team francese, a cui l’Uci ha concesso la licenza per entrare nella massima categoria dello sport. Un’opportunità che permetterà all’ex campione italiano di scegliere un calendario di livello, con l’obiettivo di continuare a vincere.

“Il fatto di ritrovarsi ora nella stessa squadra è un’emozione grandissima – ha dichiarato la maglia ciclamino del Giro d’Italia 2018 in un’intervista a La Gazzetta dello Sport – È un corridore diverso da me, a partire dalle caratteristiche fisiche. Pesa 62 chili, è più minuto. È veloce ma più da sprint ristretti. Se non lo prendete come un paragone, ma solo come un modo per farlo capire al pubblico, diciamo un atleta alla Bettini. Quando facciamo i testa a testa in volata in allenamento perde subito una bici nel picco di potenza, ma negli ultimi scontri mi ha battuto una volta su tre. Lui è un tranquillone, si fa scivolare le cose addosso. Ma se si impunta, arriva dove vuole“.

Per Attilio ovviamente non sarà semplice farsi strada nel mondo dei professionisti senza che il paragone con il fratello venga spontaneo: “La gente mi vede come il fratello di Elia, ma è normale. Per fortuna io, nel mio percorso, ho sempre trovato diesse che mi hanno giudicato per quanto valevo senza farsi influenzare. La differenza tra di noi? Se qualcosa non va, io mi arrabbio il giusto. Lui molto di più. E in quei casi io non provo nemmeno ad avvicinarmi a lui, meglio aspettare qualche ora”.

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