Bora-hansgrohe, Maximilian Schachmann vuole lasciarsi alle spalle le sfortune degli ultimi due anni: “Nessun obiettivo per il 2024, vediamo come va”
Maximilian Schachmann è un corridore di alto, se non altissimo, livello. In carriera ha vinto due volte la classifica generale della Parigi-Nizza, una tappa al Giro d’Italia, tre frazioni al Giro dei Paesi Baschi per un contatore di successi che da professionista dice “14”. Nel suo passato ci sono anche i terzi posto alla Liegi-Bastogne-Liegi 2019 e alla Strade Bianche 2020, oltre che settimo al Lombardia 2020, quando però la sua gara fu condizionata da un’automobile che piombò sul percorso, colpendolo mentre stava percorrendo gli ultimi chilometri che lo separavano dal traguardo. A guardare, però, i risultati delle ultime due stagioni verrebbe da chiedersi dove sia finito un corridore così solido e talentuoso.
Nelle ultime due annate infatti il 29enne della Bora-hansgrohe ha alzato le braccia al cielo solo in un’occasione, in una tappa del Sibiu Tour 2023, rimanendo quasi sempre ai margini delle corse più importanti. “Qualche buon momento durante il 2023 c’è stato – le parole di Schachmann raccolte da RadSportNews – Ovviamente, speravo in qualcosa di diverso. Queste sono fasi di carriera che non sono certo belle. Ma a volte va così e ora preferisco guardare avanti e non indietro“.
Il 2022 del berlinese è stato caratterizzato dal Covid e da una successiva “sindrome da affaticamento”. Il 2023 non è andato granché meglio, dopo una caduta accusata durante il Tour Down Under, un nuovo contagio da Covid a marzo e un calendario di gare che non gli ha permesso di recuperare del tutto i guai precedenti. “A maggio le cose stavano iniziando a migliorare, mi sembrava di essere sulla buona strada e i due terzi posti nelle gare dei Campionati nazionali non erano poi risultati da buttare”. Nell’ultima tappa del Sibiu Tour, il giorno dopo aver vinto, il tedesco è però caduto in discesa e la giostra è ripartita da capo, con Schachmann che ha poi vissuto un autunno di gare decisamente sotto tono.
Ora il berlinese ha affrontato il primo ritiro pre-stagione con la squadra, subito dopo aver superato un nuovo contagio da Covid, il quarto degli ultimi due anni. “Indipendentemente dalle gare che farò, voglio iniziare a correre con una buona condizione. Vedrò come inizio e come mi sento. Solo allora, dopo aver chiuso le prime corse, mi porrò obiettivi realistici per il 2024“. Anno in cui sia il percorso dei Giochi olimpici di Parigi che quello del Mondiale di Zurigo potrebbero anche essere propizi per uno Schachmann finalmente tornato ai suoi livelli.
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