Bahrain Victorious, Lenny Martinez a metà del guado: “Per le corse di una settimana va bene, ma i Grandi Giri sono un’altra cosa”

Lenny Martinez si è visto spesso all’attacco durante il Tour de France 2025. La giovane stella della Bahrain Victorious, alla fine, ha però raccolto pochino rispetto alle energie spese e anche alle attese che gli gravitavano intorno: il francese ha provato a contendere la Maglia a Pois ai grandi della classifica generale, ma gli è mancato l’acuto che potesse permettergli di fare la differenza nella speciale classifica, quello stesso acuto – leggasi vittoria di tappa – che è mancato a lui e a tutta la squadra mediorientale. Martinez arrivava al Tour dopo aver vinto tappe di montagna alla Parigi-Nizza 2025, al Giro di Romandia 2025 (secondo nella generale finale) e anche al Giro del Delfinato 2025, ma non è riuscito a spiccare nel contesto più impegnativo al mondo, quello del Tour.

“Lenny ha fatto più o meno quello che ci aspettavamo da lui – l’analisi di Roman Kreuziger, direttore sportivo della Bahrain Victorious, riportata da DirectVelo – È andato all’attacco in tante tappe, lo abbiamo visto lottare per la Maglia a Pois, che è stato positivo. Volevamo vedere fin dove potesse arrivare in questa classifica e lo abbiamo incoraggiato a provarci anche sulle Alpi. Però, ha anche commesso molti errori, su cui dobbiamo continuare a lavorare“.

Su quali siano gli errori, l’ex corridore ceco preferisce non esprimersi: “Meglio tenerli all’interno della squadra, ci lavoreremo e rimedieremo – aggiunge Kreuziger – La classifica generale comunque non ci interessava, era previsto che si giocasse le sue carte in alcune tappe e si staccasse in altre. Ci sono cose che non sono andate bene, ma l’incostanza del rendimento non è una di queste“.

Quindi, a 22 anni compiuti, si può mettere Lenny Martinez in una categoria di corridore, in vista del suo futuro agonistico? “Dovremo vedere cosa succederà con il resto della squadra e quali scelte verranno fatte – ancora Kreuziger – Ma credo che Lenny sia ancora lontano dal poter vincere i Grandi Giri. Per le corse di una settimana va molto bene, ma quelle di tre settimane sono un’altra cosa“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio