Bahrain-Victorious, David Lappartient (UCI) sottolinea: “Corridori e squadre sappiano che nessuno è al di sopra delle regole”
L’inizio del Tour de France 2022 era stato preceduto, per la Bahrain-Victorious, da una serie di perquisizioni, fra domicili privati e alberghi. La squadra che alla Grand Boucle annovera fra le sue fila, fra gli altri Matej Mohoric e Damiano Caruso è al centro di un’indagine portata avanti dall’Agenzia Internazionale di Testing (ITA) e dalle autorità francesi, che stanno collaborando anche con quelle di altri paesi. Al momento è stato reso noto che sono stati effettuati dei sequestri, ma non ci sono ancora risultanze per quel che riguarda le indagini. Spettatore della situazione è David Lappartient, presidente dell’UCI.
“Alla fine, toccherà alla polizia e ai giudici decidere, anche per far capire ai corridori e alle squadre che nessuno è al di sopra delle regole e delle leggi dei vari Paesi – le parole del presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale riportate da VeloNews – Noi continueremo la nostra battaglia contro il doping. Abbiamo incaricato la agenzia ITA di questo compito, ma per portarlo a termine abbiamo bisogno di collaborare con le varie polizie nazionali, cosa che sta succedendo in questo caso. Io accolgo con favore questa collaborazione di alto livello”.
L’operazione ha avuto luogo fra il 27 e il 30 giugno in sei differenti Nazioni. Lappartient non ha dettagli da fornire in merito alla situazione attuale delle indagini: “Noi non abbiamo contatti diretti e io non sono coinvolto personalmente. I collegamenti sono fra l’ITA, la polizia francese e i vari inquirenti. Perché intervenire proprio al Tour de France? Noi sapevamo che il caso era aperto già da 12 mesi, quindi i vari investigatori ci stanno lavorando da tempo. Il Tour è il più grande evento ciclistico al mondo e questo è probabilmente il motivo per cui hanno deciso di focalizzarsi proprio su questo appuntamento”.
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