Bahrain Victorious, Pello Bilbao: “Il 2022 è stata la mia miglior stagione, ma non sono ancora arrivato al mio massimo”

Pello Bilbao potrebbe essere la regolarità fatta ciclista. Il basco della Bahrain Victorious è una costante delle prime posizioni delle corse cui partecipa, che siano gare di un giorno, brevi corse a tappe o Grandi Giri. Per restare al solo 2022 e alle classifiche generali delle varie manifestazioni affrontate, lo spagnolo è stato terzo all’UAE Tour, nono alla Tirreno-Adriatico, quinto al Giro dei Paesi Baschi, quarto al Tour ot the Alps, quinto al Giro d’Italia, terzo al Giro di Polonia e secondo al Giro di Germania. Una stagione brillante, in cui sono arrivati anche due successi di giornata, in una tappa dell’Itzulia e in una del “Giro delle Alpi”.

“Senza dubbio è stata la mia miglior stagione – le parole di Bilbao in un’intervista concessa a Deia – Ma credo anche che io stia continuando a crescere e che non sono ancora arrivato al massimo livello possibile. A 32 anni, chiudere un’annata con questi risultati è il migliore dei segnali: sono stato sempre regolare, costante. Inoltre, ho ottenuto tre vittorie e in una ho persino battuto Julian Alaphilippe in una volata ristretta. Per me, quella è una foto da tenere stretta nei migliori ricordi, una vittoria che segna una carriera”.

Con una grande esperienza alle spalle (è professionista dal 2011), Bilbao può esprimere a ragion veduta un parere sul “ciclismo moderno”: “Nessuna corsa è scontata – le considerazioni del corridore di Gernika – Si corre sempre ad altissimo livello, indipendentemente dalla categoria della gara e il ritmo di corsa ti richiedere di essere sempre al massimo della forma. Siamo passati da un ciclismo che ti chiedeva di avere picchi di forma a uno in cui serve essere in buone condizioni per tutto l’anno. Per certi aspetti, ora è più simile al calcio, dove devi essere sempre al massimo. E questo ti chiede di controllare bene i carichi di allenamento: non ci sono più i periodi di relax e già a dicembre si comincia a cercare di mettere qualità nelle gambe”.

Più difficile, quindi, dal punto di vista mentale? “Penso che valga il discorso che vale per tutte le professioni, dipende da com’è fatta una persona. Certo, non si può ignorare la pressione che la squadra e magari la stampa ti mettono addosso, sono cose che a volte possono farti perdere le motivazioni. Come per tutte le cose nella vita, devi sapere mettere dei limiti. Ma, al di là del ciclismo, vedi persone che sono contente di andare al lavoro in ufficio e altre che fanno fatica a farlo, per i motivi più diversi. Passiamo metà della nostra vita lavorando e se non ti piace quello che fai, è dura aspettare solo i momenti di vacanza”.

Tempo libero che Bilbao non avrà, almeno a inizio 2023: “L’idea è quella di iniziare forte e di essere subito competitivo. Comincerò a correre nelle gare World Tour in Australia – rivela il basco – Poi farò la Strade Bianche (dove è stato quinto nel 2022 – ndr), il Giro dei Paesi Baschi e le Classiche delle Ardenne. Il grande obiettivo della stagione, poi, sarà il Tour de France 2023. Le prime tappe, nei Paesi Baschi, sono a casa mia e so già che vivremo emozioni forti. Proverò a vivere l’esperienza nel miglior modo possibile”.

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