Mathieu van der Poel al centro delle polemiche prima del Tour de France 2025 per il suo accordo con una compagnia di jet privati. Il fenomeno neerlandese ha annunciato in questi giorni sui suoi canali social la sua partnership con una azienda di trasporti, ma il messaggio non è stato apprezzato da tutti i suoi follower. Se l’utilizzo di questo tipo di mezzi non è una novità da parte sua (per esempio questo invernò volò a Besançon subito dopo aver vinto la manche di Coppa del Mondo di Loenhout, vincendo poi anche in Francia appena due giorni dopo), a non piacere a parte del pubblico è un utilizzo più sistematico di un mezzo che chiaramente non è tra i più ecologici, per usare un eufemismo.
“Capisco le preoccupazioni per l’ambiente e rispetto l’opinione di tutti – ha così in seguito risposto in prima persona, vedendo la portata di quanto stava succedendo nel suo account – Allo stesso tempo, il modo in cui viaggio è incredibilmente importante per il mio sport e la mia carriera. Lavoro duramente ogni giorno per ottenere prestazioni di altissimo livello e questo significa che devo prendere decisioni che tutelino il mio tempo, la mia salute e il mio stato mentale. Volare in modo rilassato mi aiuta a rimanere concentrato e in buona salute perché sono meno stressato”.
Quella di van der Poel è dunque una decisione legata da motivi sportivi, non una ostentazione: ““Questa partnership non riguarda il lusso. Riguarda le prestazioni, il recupero e il supporto che mi aiuta a dare il 100% quando devo gareggiare. Cerco di fare scelte responsabili dove posso, ma resto fedele al mio impegno nei confronti dei miei obiettivi”.
Seguici