Mondiali Wollongong 2022, azzurri lontani dai primi nelle prove in linea jrs e U23: “Gara dura e con la pioggia ancora di più”

Non sono iniziate nel modo migliore le prove in linea per gli azzurri ai Mondiali di Wollongong 2022. Miglior risultato del giorno è il 14° posto di Matteo Scalco nella prova juniores conquistata da Emil Herzog, che si è imposto allo sprint su Antonio Morgado 2’22” prima che l’azzurro arrivasse al traguardo. Tra gli Under23 non è certo andata meglio visto che il miglior italiano è Nicolò Buratti, 23° a 58 secondi dal vincitore Yevgeniy Fedorov, anticipando di poco Lorenzo Milesi, 25° a 1’14”. Se il mancato successo non è certo un disastro, al di là dei risultati, che in entrambe le prove sono piuttosto lontani da quelli sperati, è soprattutto il non essere pesati sulla corsa che lascia rimpianti e crea malumori nel pubblico italiano.

“Sinceramente speravo in un piazzamento migliore – commenta Marino Amadori, CT degli Under 23 – Avevamo i numeri per entrare nei 10 e forse anche nei primi 5. Abbiamo interpretato male la prima parte di gara, ma poi siamo venuti fuori bene e nel finale eravamo dove dovevamo essere. Poi sono mancate le gambe”.

Ultimo dei suoi a cedere è stato dunque Buratti, che racconta la sua prova: “È stata una gara difficile, per la pioggia e per il ritmo imposto sin da subito. A metà gara ho avuto un problema meccanico e sono stato costretto a cambiare la bici. Ho perso terreno ma sono riuscito a recuperare. Forse ho pagato lo sforzo nel finale”.

Simile il commento di Matteo Scalco: “È stata una gara dura. La pioggia ha contribuito a renderla ancora più dura. Percorso tecnico e con una saluta molto impegnativa che costringeva tutti ad affrontarla in testa, perché nella discesa successiva il gruppo si allungava ed era difficile poi risalire le posizioni. Sono riuscito a recuperare fino a due giri dal termine, poi però le gambe non rispondevano più”.

Dino Salvoldi, CT degli azzurrini sapeva che bisognava fare i conti con rivali di alto livello e non sembra avere grandi rimpianti, lodando comunque la prova del migliore dei suoi: “Sapevamo che davanti a noi avevamo almeno una ventina di corridori. Complimenti a Matteo che ha cercato fino alla fine di restare con i primi”.

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