Vuelta a España 2023, Joao Almeida: “Sono giorni che non sto bene, ho dato tutto quel che avevo per la squadra”

Joao Almeida sorprendente nella tappa regina della Vuelta a España 2023. Prima è una delle grandi delusioni perdendo contatto a 90 chilometri dalla conclusione, ma poi il portoghese tira fuori da chissà dove le forze fisiche e mentali per non crollare, chiudendo la tappa con una, a quel punto, incredibile 15ª posizione, a “soli” 6’47” dal vincitore Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Una dimostrazione di grande solidità considerando che ha corso praticamente da solo per tutto il giorno, mentre davanti il gruppo subiva il ritmo, il forcing e gli attacchi della Jumbo-Visma.

“Ero in crisi già dai primi chilometri – ammette ai nostri microfoni dopo il traguardo – Non ero stato bene nei giorni scorsi, quindi sapevo che non sarei andato bene, ma ho continuato a lottare. Purtroppo le cose sono andate così, a volte il ciclismo è così. Sono raffreddato, mi fa male tutto il corpo, non respiro bene e ho mal di gola. È frustrante perché le cose stavano andando bene, ma le cose stanno così, non possiamo farci niente”.

Ancor più impressionante dunque la sua reazione, che lo ha sorpreso in prima persona: “Non so come ho fatto a gestirmi. La squadra è stata fantastica sinora e non volevo buttare tutto per aria. Ho continuato a soffrire come potevo, penso sia stata la giornata peggiore della mia vita in bici. Penso che questi sono i momenti che ti definiscono e fanno la differenza”.

Fuori dalle posizioni di vertice della generale, il corridore portoghese è ora decimo a 8’39” da Sepp Kuss, ma se dovesse riuscire a ritrovare le sensazioni che aveva sinora proverà a dare il suo contributo alla causa del nuovo capitano unico Juan Ayuso: “Ad un certo punto ho tolto la radiolina, non serviva a niente sapere come andavano le cose. Manca ancora tanto, niente è perduto e niente è vinto ancora. Nei prossimi giorni vedremo come sto, farò quel che devo. Se posso aiutare Juan per provare a vincere, lo farò. Non vogliamo accontentarci di un piazzamento, di un terzo o quarto posto, per noi è tutto o niente e così ci comporteremo come squadra”.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio