Vuelta a España 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2021.

TOP

Damiano Caruso (Bahrain-Victorious): Altra impresa per il siciliano che quest’anno ha tutta un’altra consapevolezza dei propri mezzi e di quel che può fare. Partito per non lasciare niente di intentato, il secondo classificato del Giro d’Italia si fa oltre 70 chilometri in solitaria, guadagnando su ogni terreno, fino ad arrivare alla salita finale con un margine che può concedersi di amministrare con grande conoscenza di sé stesso. Un numero di alta scuola che gli permette di aggiungere un altro tassello alla sua emancipazione.

Enric Mas (Movistar): Lo dice lui stesso: è dal 2018 che non mi sentivo così. Quell’anno concluse secondo la Vuelta a España da giovane promessa con un colpo di mano all’ultima tappa utile. Ora è già secondo, ha una discreta esperienza e altri bei risultati nel borsello, e può puntare a qualcosa in più visto che in salita ha dimostrato di poter fare paura a tutti. Battere un Roglic anche oggi presente e reattivo sarà tutt’altro che semplice, ma assieme a Miguel Angel Lopez ha una occasione d’oro (anche per dimostrare che sanno sfruttare la superiorità numerica).

Jack Haig (Bahrain-Victorious): Settimo alla partenza sfruttando la fuga di due giorni fa, l’australiano oggi se la gioca alla pari con i big della generale e fa una gran bella figura, regolando gli inseguitori. La strada è ancora lunga, ma ora si ritrova capitano di una squadra di grande spessore alle sue spalle e con il giusto supporto chissà che non possa diventare un vero candidato al podio finale, dal quale al momento paga appena venti secondi.

FLOP

Ineos Grenadiers: Bernal e Yates si difendono, limitando tutto sommato i danni alla bene e meglio, mentre Carapaz ormai affonda e appare difficile possa avere un ruolo da protagonista, almeno per una corsa in prima persona. A pesare nel giudizio di giornata è anche la gestione non proprio ottimale, forse anche un po’ troppo pretenziosa, degli sforzi, con la squadra che lavora molto e stringe ben poco, nonché con Yates che tanto spende e poco raccoglie.

Aleksandr Vlasov (Astana-PremierTech): Il russo è tra le grandi vittime del giorno. Nell’alternanza che in questa prima settimana lo vedeva comunque restare sostanzialmente a galla, oggi è andato pericolosamente vicino al fondo. Ormai le speranze di fare meglio del Giro sembrano andate, anche se gli resta comunque un buon piazzamento a cui poter ambire. Ma deve ritrovare la continuità che in Spagna sinora gli sta decisamente mancando…

Mikel Landa (Bahrain-Victorious): Dopo aver più volte scricchiolato nei giorni scorsi, stavolta per il baso è arrivata la resa dei conti. Non appena il ritmo cambia sulla salita finale il leader della formazione che oggi ha decisamente fatto il bello e il cattivo tempo è saltato, non potendo far altro che provare a stringere i denti. Il ritardo al traguardo è tuttavia una sentenza sulle sue ambizioni di classifica. La lunga pausa dopo il Giro si fa sentire con l’exploit a Burgos che appare destinato a rimanere effimero al momento.

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