Favoriti Vuelta a España 2021, le quote dei bookmaker: Roglic favoritissimo davanti alla coppia Ineos Bernal-Carapaz

Primoz Roglic favorito numero uno per il successo alla Vuelta a España 2021 secondo i bookmaker. È quanto si evince analizzando le quote di sei delle maggiori agenzie internazionali di scommesse, per le quali lo sloveno della Jumbo-Visma, già vincitore delle ultime due edizioni del GT spagnolo, è il principale indiziato a concludere la gara sul gradino più alto del podio. A contendere la vittoria al 31enne, tuttavia, ci dovrebbe essere la corazzata Ineos Grenadiers, con il trionfatore del Giro d’Italia 2021 Egan Bernal e il neo campione olimpico su strada Richard Carapaz come uomini di punta del team britannico.

Quote Favoriti Vuelta a España 2021

I valori di Primoz Roglic oscillano infatti tutti tra 1.84 e 2, decisamente inferiori rispetto a quelli di Egan Bernal, al quale vengono comunque assegnate quote tra 4.75 e 6. Anche al compagno di squadra del colombiano, Richard Carapaz, sono tuttavia attribuiti valori piuttosto bassi, tra 8 e 9, che indicano come l’ecuadoriano possa essere ben più di un’alternativa al vincitore di Tour 2019 e Giro 2021, in considerazione anche del podio ottenuto meno di un mese fa alla Grande Boucle e di quello conquistato un anno fa proprio qui alla Vuelta, quando giunse secondo a pochi secondi dallo sloveno.

A completare quel podio c’era Hugh Carthy (EF Education-Nippo), recente vincitore della tappa conclusiva della Vuelta a Burgos e, nella tabella seguente, primo corridore alle spalle dei tre favoriti con valori tra 10 e 17. Ben quotati anche Mikel Landa (Bahrain Victorious), che a Burgos ha vinto la classifica generale e al quale vengono attribuiti valori tra 12 e 20, e un altro corridore della Ineos Grenadiers, Adam Yates, a cui sono assegnate quote tra 12 e 25 (tranne da un’agenzia di scommesse, che assegna addirittura 9 al britannico). Più alti, ma comunque in una fascia che oscilla tra 21 e 35, i valori attribuiti alla coppia della Movistar formata da Miguel Angel Lopez e Enric Mas e, a sorpresa, all’ucraino Mark Padun (Bahrain Victorious), spinto in alto dalle recenti ottime prestazioni.

Di poco alle loro spalle c’è poi un blocco di corridori che, a seconda delle circostanze, potrebbero sicuramente arrivare a inserirsi tra i primi dieci della generale. Fanno parte di questo gruppo Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech), che ha già sfiorato la top ten lo scorso anno, Sepp Kuss (Jumbo-Visma), che però sarà soprattutto impegnato ad assistere Roglic, Pavel Sivakov e Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), per i quali vale lo stesso discorso fatto per lo statunitense (e, in più, il giovane britannico è alla prima esperienza in un GT), Romain Bardet (Team DSM), tornato alla vittoria alla Vuelta a Burgos, e gli italiani Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious). L’abruzzese sarà chiamato per la prima volta a rivestire i gradi di capitano, il siciliano dovrà invece lavorare per Landa, anche se non avrebbe problemi a fare classifica in prima persona come accaduto all’ultimo Giro d’Italia.

Parecchio più alti, generalmente sopra il 50, i valori assegnati a tutti gli altri, compresi uomini che hanno già conquistato la Vuelta come Alejandro Valverde (Movistar) e Fabio Aru (Qhubeka NextHash), o corridori che hanno già concluso sul podio di un GT quali Rafal Majka (UAE Team Emirates) e Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma), ma anche giovani interessanti come Mauri Vansevenant (Deceuninck-QuickStep), Clement Champoussin (Ag2r Citroen), Michael Storer (Team DSM) e Lucas Hamilton (Team BikeExchange), che difficilmente rientreranno nella lotta per il successo finale o per un piazzamento nei primi dieci.

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