Vuelta a España 2017, Presentazione Tappa 20: Corvera de Asturias – Alto de l’Angliru

Il weekend conclusivo della Vuelta a España 2017 si apre con una tappa breve, ma allo stesso tempo durissima. Solo 117,5 i chilometri fra la Corvera de Asturias e l’Alto de l’Angliru che potrebbero riscrivere completamente la classifica generale. Pronti-via e la strada inizierà già a salire con la salita di La Reigada, non classificata GPM, dove potrebbe nascere la fuga di giornata. Se l’azione buona non si sgancerà lì, la tappa con ogni probabilità sarà vissuta su ritmi altissimi, con continui scatti e controscatti su una strada in continua salita fino a piedi del primo GPM, che inizierà a 45 chilometri dalla conclusione.

A quel punto inizierà un vero e proprio inferno sportivo, con la salita di Alto de la Cobertoria, lunga 8,1 chilometri con una pendenza media dell’8,6% e con tratti anche al 18%, seguita subito dopo dalla discesa e la salita di Alto del Cordal (5,7 km di salita all’8,6% di pendenza media). Qualcuno potrebbe provare a rompere gli indugi già su questa salita, ma con ogni probabilità tutto si deciderà sulla interminabile salita dell’Angliru. 12,5 chilometri che non permetteranno mai di rifiatare, come testimonia la pendenza media del 9,8%, sfalsata al ribasso solo per via di un tratto in cui la strada spianerà. Quella dell’Angliru sarà una salita in cui si possono fare grandi differenze, complice alcuni tratti anche oltre il 20% di pendenza nei chilometri finali. Qui si deciderà la Vuelta a España 2017.

ORARIO DI PARTENZA: 14:19

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 17:29 – 17:52

DIRETTA TV: 14:19 Eurosport

HASHTAG UFFICIALE: #LV2017

I FAVORITI

Quasi una romantica speranza, domani Alberto Contador è l’uomo da battere. Tutti sanno che scatterà, ma per quanto mostrato in queste ultime tappe, se non ha speso troppo, in salita il Pistolero è quasi impossibile da reggere. Almeno nell’uno contro uno. E domani sarà difficile fare affidamento sulla squadra. L’Angliru costringerà i big a fronteggiarsi con i propri rivali, potendo fare affidamento unicamente sulle proprie gambe. Vincenzo Nibali spera così di poter compiere la sua clamorosa rimonta, pronto ad una eventuale alleanza di comodo con il madrileno. I più temuti domani saranno sicuramente loro, che dovranno cercare di fare la corsa dura sin dalle prime battute per isolare i rivali e realizzare il proprio obiettivo-sogno.

Gli altri chiaramente non staranno a guardare, a partire da un Chris Froome che vorrebbe mettere il sigillo finale sul suo trionfo. Le pendenze non sono adattissime al Keniano Bianco, ma nella gestione dello sforzo il leader del Team Sky è un maestro e non bisognerà sottovalutarlo nel momento in cui dovesse decidere di salire del proprio ritmo, eventualmente inferiore a quello dei rivali nelle prime fasi della salita. Wilco Kelderman (Team Sunweb) è un altro regolarista che punterà in primis a difendersi, in particolare da un Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) che ha dimostrato di non aver paura di farsi male. Generalmente più remissivo è stato sinora Michael Woods (Cannodale-Drapac), ma il canadese è in grandissima forma e in salita sta facendo davvero molto bene. Potrebbe sorprendere ulteriormente. Probabilmente vorranno prima vedere cosa fanno i grandi nomi, ma se fossero in grado di seguirne l’andatura non esiteranno anche loro a dare i loro colpi in prima persona per suggellare l’ottima Vuelta realizzata.

Interessante sarà vedere la coppia Astana come vorrà giocarsi le proprie carte. Il podio sembra ormai una chimera per entrambi, ma un successo di tappa è alla portata di Fabio Aru, così come di Miguel Angel Lopez. Sulla carta meglio il colombiano, ma nelle ultime uscite il sardo è apparso in crescita e non esiterà a fare qualcosa, magari nuovamente dalla media distanza, fosse anche solo per lo spettacolo che sa di dare. Alla ricerca del successo parziale andrà indubbiamente anche Rafal Majka (Bora-hansgrohe), che sembra essersi ripreso decisamente bene dai problemi di stomaco avvertiti ad inizio Vuelta. L’altro giorno ha fatto la corsa con i big e potrebbe farlo nuovamente, approfittando di una minore marcatura, anche perché sembra difficile che venga lasciato spazio ad una fuga. Discorso simile per David De La Cruz (Quick-Step Floors), che due giorni fa ha fatto capire di voler lasciare il segno. Per questi corridori una mossa in controtempo, a cercare di anticipare, potrebbe essere la soluzione migliore. Magari anche assieme ad un altro corridore in crescita e desideroso di riscatto come Steven Kruijswik (LottoNL-Jumbo).

Chi comunque proverà a muoversi per fare qualcosa da lontano potrebbero essere Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), in fuga anche nella giornata odierna, Damiano Caruso (BMC), Daniel Moreno (Movistar), Darwin Atapuma (UAE Team Emirates), Bart De Clerq (Lotto Soudal), Daniel Hoelgaard (FDJ), Igor Anton (Dimension Data), Aldemar Reyes (Manzana Postobon), Jaime Roson (CajaRural-RGA) e Stefan Denifl (Aqua Blue Sport). In caso di fuga abbastanza numerosa è anche possibile andare al traguardo, ma gli interessi in gruppo saranno tanti e sarà davvero dura.

BORSINO DEI FAVORITI

***** Alberto Contador
**** Chris Froome, Vincenzo Nibali
*** Fabio Aru, Rafal Majka, Ilnur Zakarin
** Wilco Kelderman, Steven Kruijswijk, Miguel Angel Lopez, Michael Woods
* Igor Anton, Romain Bardet, Damiano Caruso, Daniel Hoelgaard, Daniel Moreno

METEO PREVISTO

Possibili rovesci. Umidità relativa 84%, possibilità di precipitazioni 70%, vento ai 18 km/h. Temperatura prevista: minima 9°, massima 17°.

MAGGIORI INSIDIE

Sono tanti i fattori che potrebbero influenzare la tappa domani. Dal breve chilometraggio alle fatiche accumulate in queste tre settimane di corsa vissute sempre al massimo, senza dimenticare le possibili crisi sulla salita finale che potrebbe voler dire perdere tantissimi minuti. Sono due però gli aspetti che potrebbero influenzare maggiormente la tappa. Da una parte c’è il rischio che la corsa esploda fin dal chilometro zero, con tantissimi attacchi e, di conseguenza, ci sia una situazione difficile da controllare in gruppo. Dall’altra non è da sottovalutare neanche il meteo visto che la corsa partirà sotto la pioggia e, nonostante le previsioni prevedano un miglioramento nella zona del traguardo, arrivando la corsa in montagna non sono escluse sorprese. 

MATERIALE TECNICO

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