Trek-Segafredo, Vincenzo Nibali: “Stagione inizialmente improntata sul Giro, poi al Tour in funzione di Tokyo”

Vincenzo Nibali si proietta verso la nuova stagione. Il capitano della Trek – Segafredo ha definito i suoi impegni principali di un 2021 che lo vedrà protagonista prima sulle strade del Giro d’Italia dove farà classifica, poi anche al Tour de France, dove, invece, punterà maggiormente alle tappe. Ma l’appuntamento cerchiato in rosso nel calendario del corridore siciliano sarà quello con i Giochi Olimpici di Tokyo dove vorrà riscattare la beffa di Rio 2016 quando una caduta lo privò di una medaglia che sembrava ormai certa. Una intensa prima parte di stagione che poi difficilmente potrà vederlo ancora molto impegnato dopo l’estate, mentre in primavera si lavorerà quasi esclusivamente pensando alla Corsa Rosa, senza pensare particolarmente alle classiche.

Il messinese ha spiegato nel dettaglio quelli che sono i suoi programmi per la nuova stagione: “Sarà una stagione impostata inizialmente verso il Giro d’Italia. Farò una sequenza di gare che mi porterà più verso il Giro. Ho scelto questo programma insieme a Guercilena, che è venuto a casa mia ed abbiamo parlato. Intraprendere un percorso di questo tipo è stata anche una proposta da parte sua. Il Tour de France come avvicinamento per le Olimpiadi poteva essere molto interessante perché sappiamo che il Tour dà quel qualcosa in più per una gara di un giorno, anche se non fai classifica. Lo abbiamo visto anche nel 2020, quelli che hanno fatto il Tour sono quelli che si sono ritrovati a giocarsi il Mondiale che si è svolto la settimana dopo”.

Il suo programma di quest’anno, considerando l’importanza dell’appuntamento olimpico, sembra ricalcare quello del 2016, quando fu protagonista (sfortunato) alle Olimpiadi di Rio: “Il calendario simile al 2016 è un po’ una coincidenza, ma è anche un cammino che sappiamo che può funzionare – ha spiegato il siciliano – In questo momento, con la pandemia che abbiamo vissuto, sappiamo con certezza che un evento come il Tour ci sarà, mentre trovarsi dopo il Giro con l’incertezza non è il massimo. Invece, sapere che ci sarà sicuramente una corsa in cui preparare la forma per Tokyo, anche senza fare classifica, è certamente importante“.

Confermata quindi l’intenzione di puntare alla classifica generale del Giro d’Italia e servirsi della Grande Boucle per presentarsi nella miglior forma possibile all’appuntamento olimpico, in vista del quale potrebbe prendere anche in considerazione un possibile abbandono anzi tempo dal Tour, soprattutto se dovesse essere necessario per questioni di quarantena: “Al momento non ci abbiamo ancora pensato concretamente, ma un ritiro dal Tour potrebbe essere plausibile se le condizioni lo dovessero richiedere.” Mentre sembra escludere la sua presenza ai Mondiali nelle Fiandre: “Invece per quanto riguarda il Mondiale, con una stagione così intensa nella prima parte, dopo le Olimpiadi non credo ci sarà molto spazio per altre corse“.

Nonostante diversi successi importanti, come alla Milano-Sanremo e a Il Lombardia, continua a considerarsi più un corridore da Grandi Giri piuttosto che puntare alle corse di un giorno: “Sono più un corridore da corse a tappe, quindi l’idea di puntare tutto sulle corse di un giorno non è nelle mie corde. Sicuramente ci può essere la partecipazione ad alcune corse interessanti, come la Liegi – Bastogne – Liegi, ma non voglio puntare solo su quelle prove e quest’anno ci sono dei motivi ben saldi per aver fatto questa scelta”.

Lo Squalo ha poi raccontato le difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la programmazione delle corse e la preparazione, incontrate nella scorsa stagione: “L’anno scorso è stato difficile per tutti, per quanto riguarda me, nella seconda parte di stagione lo cose non sono andate come volevo. Onestamente ora voglio cancellare il 2020 e pensare al 2021. È stata una stagione difficile da decifrare: ogni evento non si trovava nella sua data, quindi la preparazione è stata molto diversa e la routine è cambiata completamente. Speriamo che il Covid ci lasci lavorare meglio quest’anno, con la possibilità di preparare al meglio i nostri appuntamenti, riprendendo le nostre abitudini”.

Nonostante le complicazioni del 2020, però, è determinato ad affrontare il nuovo anno con la giusta grinta anche per tornare ad alzare le braccia al cielo dopo un anno di astinenza: “Per me è stato un anno negativo, sicuramente, gli ‘zero tituli’ parlano chiaramente. Non mi era mai successo prima di non festeggiare una vittoria, se non nel 2011 anche se poi mi è stata assegnata la vittoria a tavolino. Quando esci da una stagione così, poi il vantaggio è che hai voglia di riscatto e di rifarti e hai tanta voglia di tornare a correre. Almeno per quanto mi riguarda, poi per altre persone forse potrebbe essere diverso”.

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