Tour de France 2018, Nibali beffato dalla giuria: confermati i 13” di ritardo sull’Alpe d’Huez

Nessuna restituzione dei secondi perduti da Vincenzo Nibali verso l’Alpe d’Huez. È questa la decisione presa dalla giuria del Tour de France 2018 a seguito del ricorso d’urgenza presentato dalla Bahrain Merida in virtù della caduta che ha visto coinvolto il proprio capitano a poco meno di quattro chilometri dall’arrivo della tappa vinta da Geraint Thomas (Sky). Rimasto coinvolto, per sua stessa ammissione, in una scivolata determinata dallo scontro con una moto della gendarmeria intenta a garantire la sicurezza dei corridori e frapposta tra il drappello comprendente il siciliano e Chris Froome (Sky), a sua volta all’inseguimento di Romain Bardet (Ag2R La Mondiale), il vincitore della Grande Boucle 2014 è risalito in sella e si è reso protagonista di una prepotente rimonta che lo ha visto chiudere ad appena 13” dal vincitore nonostante il gap di quasi un minuto accumulato subito dopo aver rovinato a terra.

Il reclamo presentato non è stato accolto perché l’evento è stato considerato come un normale incidente di gara, rendendo così impossibile la restituzione del tempo perduto (la Bahrain Merida aveva chiesto che Nibali venisse classificato con lo stesso tempo del vincitore, insieme al quale si trovava al momento della caduta) come era invece accaduto due anni fa proprio a Chris Froome, caduto lungo le rampe del Mont Ventoux a causa di un rallentamento provocato da una moto dell’organizzazione. Nibali, le cui condizioni fisiche destano forte preoccupazione, resta così quarto in classifica generale con un ritardo di 2’37” da Thomas.

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