Giro d’Italia 2020, Vincenzo Nibali loda il percorso: “Rispetto all’ultimo mi sembra disegnato meglio, può succedere di tutto”

Vincenzo Nibali mostra di apprezzare il percorso del Giro d’Italia 2020. Assente dalla presentazione perché impegnato in Wisconsin nel primo raduno con la sua nuova squadra, il futuro corridore della Trek – Segafredo ha ovviamente preso in questi giorni anche il tempo per valutare il tracciato della Corsa Rosa, che sulla carta sarà il grande giro a cui punterà il prossimo anno, come implicitamente fatto comprendere anche da Davide Cassani, il quale ha ben spiegato come sia perfettamente compatibile con i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, uno dei grandi sogni del cassetto dello Squalo dello Stretto.

Rispetto all’ultimo mi sembra disegnato meglio – commenta alla Gazzetta dello Sport – Più equilibrato. Mi piace il fatto che nella prima parte ci sarà un arrivo in salita (l’Etna nella quinta tappa, ndr), cosa che nel 2019 mancava […] Sulla carta sembra una tappa interessante”.

Quello che invece non sembra gradire particolarmente è l’ultima tappa, una cronometro che ammette potrebbe essere interessante per lo spettacolo, ma che da corridore avrebbe preferito diversa: “Certo, se ci fossero i primi racchiusi in pochi secondi potrebbe diventare decisiva. Ma dopo tutte le montagne e gli sforzi fatti, parlo da corridore, sarebbe meglio una tappa diversa nel giorno di chiusura”.

Anche perché, il giorno precedente c’è la tappa regina della prossima edizione, quella più temuta e in cui sembra possibile ribaltare tutto. Una tappa così dura che potrebbe spaventare o esaltare vista la presenza di Agnello, Izoard e Monginevro prima dell’arrivo al Sestriere. “Certo, gli uomini di classifica potrebbero anche decidersi di mancarsi stretto e a causa del controllo magari non  succederebbe molto – analizza – Ma sulla carta c’è il terreno anche per un’azione tipo quella di Froome nel 2018 che attaccando sul Colle delle Finestre a 80 km dalla fine ribaltò il Giro. Può succedere di tutto“.

Non particolarmente spaventato dalle numerose tappe lunghe, che anzi sembrano solitamente favorirlo, né tanto meno dalle vette più elevate, sottolinea comunque che gli imprevisti son sempre dietro l’angolo, anche quando non te lo aspetti, con anche il meteo che può sempre giocare un ruolo importante. “Maltempo, vento, tattica possono cambiare giornate all’apparenza scontate”, evidenzia vedendo nelle tappe di Camigliatello Silano, Cesenatico e Nove Colli frazioni in cui ci potrebbero essere sorprese.

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