Favoriti Maglia Bianca Vuelta a España 2021: occhi puntati su Egan Bernal, Hamilton e Vlasov proveranno a mettergli pressione

Solamente per il terzo anno la Vuelta a España 2021 premia il miglior giovane con la Maglia Bianca. Nell’ultima edizione si impose nettamente Enric Mas, ormai però fuori dai giochi per limiti d’età, mentre il 2019 vide il successo dell’allora neopro Tadej Pogacar, che proprio sulle strade spagnole diede dimostrazione per la prima volta del suo immenso talento. Quest’anno tutti i favori del pronostico sembrano essere sulle spalle di Egan Bernal, tra i principali favoriti anche per la vittoria finale e determinato a fare doppietta dopo il successo all’ultimo Giro d’Italia. Ma il colombiano, nonostante possa contare su una squadra davvero stellare, dovrà guardarsi da diversi corridori nati dopo il 1 gennaio 1996 che si sfideranno dal 14 agosto al 5 settembre per indossare sul podio finale questa ambita maglia. Secondo gli annunci effettuati sinora, il più giovane partecipante a questa classifica (e dunque, anche il più giovane al via della Vuelta a España 2021) sarà Carlos Canal (Burgos-BH), nato il 28 giugno 2001, mentre il più “anziano” sarà Fernando Barcelò (Cofidis), nato il 6 gennaio 1996.

Favoriti Maglia Bianca Vuelta a España 2021

Il favorito numero uno per conquistare questa speciale classifica è indubbiamente Egan Bernal (Ineos Grenadiers). Il colombiano, che vuole imporsi anche nel terzo GT dopo aver primeggiato già al Tour de France 2019 e dominato l’ultimo Giro d’Italia, può contare sul supporto di un vero e proprio squadrone per puntare al podio finale. L’unica incognita è rappresentata dalla caduta che lo ha visto coinvolto nella prima tappa della Vuelta a Burgos ma, se dovesse ripetere quanto fatto lo scorso maggio sulle strade italiane, anche la lotta per la Maglia Rossa potrebbe avere il suo padrone. Nel caso, invece, per qualsiasi motivo, il colombiano dovesse avere dei problemi che ne condizionino la corsa, anche per questa classifica lo squadrone britannico può contare su una validissima alternativa. Il russo Pavel Sivakov, infatti, può essere in grado di cogliere un buon piazzamento, anche se appare difficile che possa godere di molta libertà data la presenza in squadra di elementi del calibro di Richard Carapaz ed Adam Yates.

All’interno del team britannico curiosità per il debutto in un Grande Giro di Tom Pidcock. Il giovane fenomeno britannico, reduce dalla medaglia d’oro nella mountain bike a Tokyo 2020, si appresta a questo ulteriore step di una carriera che, fino ad ora, lo ha visto bruciare le tappe in tutte le discipline. Al ritorno su strada dopo una Primavera che lo ha visto protagonista nelle classiche (vincitore alla Freccia del Brabante, secondo alla Amstel battuto dopo un discusso fotofinish da Wout Van Aert, quinto alla Strade Bianche e sesto alla Freccia Vallone), trionfatore al Giro d’Italia U23 lo scorso anno, non ci stupirebbe nemmeno troppo vederlo tra i primi anche coi grandi.

Anche Alexander Vlasov (Astana-PremierTech) sarà, senza dubbio, il capitano della propria squadra. Il corridore russo vorrà migliorare il quarto posto ottenuto al Giro d’Italia e, di conseguenza, la possibilità di primeggiare in questa classifica saranno strettamente legate alle sue fortune per quanto riguarda la generale. Inoltre, anche il percorso, che sembra essere particolarmente adatto alle sue caratteristiche di scalatore, lo pone tra i principali contendenti per indossare questa maglia. Potrà godere di totale libertà anche Lucas Hamilton (Team BikeExchange) che vorrà riscattare la sfortuna che lo ha costretto ad abbandonare il Tour de France e sul quale il team punta anche per la generale. Anche l’australiano, al debutto sulle strade spagnole, potrà trovare terreno adatto per esprimere al meglio le sue qualità, anche se potrebbe pagare la minore abitudine ad un ruolo primario in palcoscenici così importanti ma un piazzamento in top10 appare decisamente alla sua portata.

La Deceuninck – QuickStep, invece, si presenterà al via di questa edizione della Vuelta senza un capitano designato per la generale e, quindi, di conseguenza concedendo la possibilità ai propri giovani di mettersi in evidenza. Chi potrebbe ritagliarsi uno spazio importante potrebbe essere Mauri Vansevenant. Il belga, al debutto in un GT, ha già fatto vedere di essere capace di ottenere risultati importanti, come dimostrato nelle corse italiane di inizio stagione e nel Giro dei Paesi Baschi dove ha sfiorato la top10 finale. Il Wolfpack schiera anche Andrea Bagioli che torna alla Vuelta dopo il ritiro dello scorso anno. Il giovane azzurro, dopo una stagione travagliata a causa di una caduta al Trofeo Laigueglia che lo ha tenuto oltre quattro mesi lontano dalle corse, ha dato segnali incoraggianti al recente Tour de l’Ain dove ha ottenuto un ottimo secondo posto nell’ultima tappa. Se avrà ritrovato la miglior condizione potrebbe essere anche lui tra i protagonisti, soprattutto quando la strada comincerà a salire.

Proprio breve corsa a tappe transalpina ha visto trionfare Michael Storer (Team DSM) che ha ottenuto il primo successo da professionista. L’australiano, però, dovrà rispettare le gerarchie di squadra e mettersi a disposizione del capitano Romain Bardet. Nel caso, invece, potesse avere via libera, le strade iberiche potrebbero esaltare le qualità di un corridore che sembra pronto ad esplodere anche a massimi livelli. Molto interessante anche il compagno di squadra Thymen Arensman, messosi in luce proprio alla Vuelta dello scorso anno, che anche in questa stagione ha dimostrato le sue doti con l’undicesimo posto assoluto al Giro di Romandia che gli ha consentito di vincere la classifica riservata ai giovani.

Molto interessante la giovane coppia della Bahrain Victorious che, però, in partenza sembrerebbe fuori dai giochi per questa classifica dal momento che tutti gli sforzi della squadra saranno per il capitano Mikel Landa. Sembra aver finalmente raggiunto i livelli attesi l’ucraino Mark Padun (Bahrain Victorious), non uno scalatore in senso stretto ma un corridore dotato di grande resistenza e forza di volontà. Nelle corse di tre settimane finora non ha lasciato il segno, se non come uomo da fuga, ma i due successi di tappa al Giro del Delfinato hanno alzato l’interesse e le aspettative riguardo le sue prestazioni. Anche il suo compagno Gino Mäder (Bahrain Victorious), 20° qui l’anno scorso e vincitore della tappa di Ascoli Piceno all’ultimo Giro d’Italia, potrebbe essere un interessante candidato per questo traguardo, qualora riuscisse ad avere via libera. Il 24enne talento ha tutte le carte in regola per fare un ulteriore passo avanti per dimostrare che il terzo posto al Tour de l’Avenir del 2018 (vinto da Pogacar su Arensman) davanti a corridori affermati quali Aleksandr Vlasov, Ivan Sosa e Joao Almeida era il seme per una carriera di alto livello anche nei GT. In quel Tour de l’Avenir c’era anche Clément Champoussin (Ag2r Citroën), ennesima promessa del ciclismo francese che lo scorso anno chiuse in trentesima posizione. Quest’anno doveva farsi largo al Giro d’Italia, proprio come il collega svizzero, ma la sua avventura è durata solo nove giorni a causa di un malanno.

Non mancano poi altri giovani talenti che, pur non partendo con l’ambizione di curare la classifica generale, potrebbero comunque mettersi in mostra, magari con azioni da lontano per giocarsi qualche successo di tappa. In questo senso attenzione a Simon Carr (EF Education-Nippo). L’avere già disputato interamente il Giro d’Italia potrebbe avvantaggiarlo, messosi in luce con buone prestazioni ad inizio stagione. Mentre tra i corridori di casa potrebbe stupire Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo). Il 42° posto dell’anno scorso è l’unico riferimento per lui nelle corse di tre settimane e il suo obiettivo sarà quantomeno quello di migliorarlo. Altri giovani interessanti che potrebbero mettersi in mostra sono Fernando Barcelò e Rémy Rochas (Cofidis).

Borsino dei Favoriti Maglia Bianca Vuelta a España 2021

***** Egan Bernal
**** Lucas Hamilton, Alexander Vlasov
*** Gino Mäder, Pavel Sivakov, Mauri Vansevenant
** Clément Champoussin, Mark Padun, Michael Storer, Harm Vanhoucke
* Thymen Arensman, Andrea Bagioli, Simon Carr, Juan Pedro Lopez, Tom Pidcock

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