Alle 13:50 è iniziato il Giro d’Italia 2023 e oramai il tempo di prepararsi è finito, ma come si sono avvicinanti alla Corsa Rosa i grandi favoriti per la classifica generale? Mai come quest’anno il percorso di avvicinamento al primo GT dell’anno è stato vario e gli scontri diretti tra i principali rivali sono stati pochi. Se Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) ha seguito il percorso prestabilito ad inizio anno, è stata più breve la preparazione di Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che questo inverno è stato rallentato da un’operazione: l’unico scontro diretto tra i due è stato la Volta a Catalunya 2023, vinta dallo sloveno davanti al belga, in una corsa priva di cronometro. Entrambi comunque sono arrivati in Abruzzo con un’ottima condizione: il campione del mondo è forte, infatti, del successo alla Liegi – Bastogne – Liegi 2023.
Più complicato, invece, il percorso di avvicinamento alla Corsa Rosa di Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e Jay Vine (UAE Team Emirates) che hanno avuto a che fare con problemi fisici, mentre Domenico Pozzovivo (Israel-PremierTech) ha potuto iniziare la sua stagione solo a marzo dopo aver finalmente trovato un team. Più regolare, invece, la stagione degli altri uomini attesi, anche se sono stati pochi gli acuti. Tra coloro che maggiormente si sono distinti, Tao Geoghegan Hart, sul podio alla Volta Valenciana, alla Tirreno – Adriatico e vincitore al Tour of the Alps, mentre Joa Almeida ha chiuso nei primi tre la Corsa dei Due Mari e la Volta a Catalunya. Da segnalare anche le ottime prestazioni nel mese di aprile degli uomini della Bahrain – Victorious, che hanno raccolto tre terzi posti di prestigio: Jack Haigh al Tour of the Alps, Santiago Buitrago alla Liegi e Damiano Caruso al Giro di Romandia.
