Giro 2017, Savio rilancia: “Assegnare una quinta wild card a una squadra mista”

Gianni Savio non si dà per vinto e rilancia una nuova idea per salvare le squadre escluse dal Giro d’Italia 2017. “Riteniamo sia giunto il momento di porre fine alle polemiche seguite all’assegnazione delle wild card per il Giro” – tuona Gianni Savio in un comunicato – “Pur avendo preso atto che sarebbe pressoché impossibile realizzare le soluzioni prospettate finora, non ci siamo arresi e proponiamo una deroga al regolamento per assegnare una quinta wild card a una squadra mista, composta da quattro corridori della Androni-Sidermec e quattro della Nippo-Fantini“.

Una richiesta senza precedenti, giustificata dall’eccezionalità dell’evento, che però è già stata inoltrata in via ufficiale alla RCS Sport, alla Federazione Ciclistica Italiana e alla Lega del Ciclismo Professionistico: “Già nel 2011, la RCS Sport richiese e ottenne una uguale deroga per un evento altrettanto eccezionale: il Giro d’Italia dei 150 anni dell’Unità Nazionale” aggiunge il patron della Androni-Sidermec che è sicuro che il passaggio da 198 a 206 partenti porterebbe ad un superamento “ininfluente in termini di sicurezza in corsa rispetto al tetto massimo di 200 previsto dal regolamento UCI”.

“Confidiamo nella sensibilità etica e sportiva delle Istituzioni e riteniamo che tutte comprendano il momento drammatico che sta vivendo il Ciclismo Italiano in termini di squadre. Con l’uscita della Lampre, tutte le squadre italiane sono scomparse dal WorldTour e sono rimaste solo quattro Professional. Se, come annunciato, gli sponsor delle due escluse – Androni e Fantini – lasceranno il ciclismo, crediamo non sia esagerato pronosticare che l’intero movimento professionistico italiano rischi la sopravvivenza” è la chiusura amara del ragionamento di Savio.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio