Un Anno Fa…Trek-Segafredo, Quinn Simmons pronto a ripartire dopo il lockdown: “Ero ossessionato dal dover essere il tipico corridore da classiche di 80 kg”

Quinn Simmons vuole approfittare del lockdown per resettarsi mentalmente. Il corridore americano, infatti, ha ammesso a Cyclingnews di aver cominciato la sua prima stagione da professionista nel modo sbagliato, anche a causa di un approccio mentale sbagliato che lo portava a voler controllare troppe cose. Il classe 2001, così, ha ammesso che, dopo un primo momento di smarrimento iniziale, ha capito che poteva approfittare di questa lunga pausa dovuta al coronavirus e lavorare nuovamente su stesso, anche con lunghi allenamenti se necessario, per non ritrovarsi nelle condizioni in cui era al via della Omloop Het Nieuwsblad, poi vinta dal compagno Jasper Stuyven.

“Sono arrivato troppo pesante e ne ho pagato il prezzo – ha ammesso dichiarato – Ero ossessionato dall’idea di dover essere il tipico corridore da classiche di 80 chili e ho perso l’abilità di andare in salita e di sprintare in cima, cosa in cui sono bravo. Quando mi sono svegliato la mattina della Omloop sapevo di poter essere un po’ off, ma in quelle situazioni menti a te stesso e quindi sono andato al via e ho semplicemente fatto tutto quello che potevo per aiutare il team”.

La pausa per il coronavirus, però, gli ha fatto riscoprire il piacere di andare in bici: “Per le prime due settimane non ho toccato la bici. Sono andato a sciare ogni giorno ed è stato molto rilassante mentalmente. La bici da strada non l’ho toccata per un mese. Trek mi ha mandato una mountain-bike e ho fatto soprattutto gravel. Mi sono divertito ad andare in bici come mi succedeva una volta. Le gare su strada sono molto divertenti, ma quando devo semplicemente andare in bici preferisco farlo fuori strada”.

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