Tour de France 2025, l’UCI bacchetta ASO per la presenza dello squalificato Johan Bruyneel al villaggio di partenza: “Gli è severamente vietato accedere ad aree chiuse al pubblico”

L’Unione Ciclistica Internazionale redarguisce ASO, la società organizzatrice del Tour de France 2025. Il motivo riguarda la presenza di Johan Bruyneel in un’area chiusa al pubblico che richiede un accreditamento per accedervi, nello specifico il villaggio di partenza della dodicesima tappa della Grande Boucle, svoltasi lo scorso 17 luglio. Il 61enne belga stava partecipando al programma Vive le vélo in onda sul canale televisivo di lingua fiamminga VRT1, ma, dato che dal 2018 è soggetto a una squalifica a vita, l’ex direttore sportivo di Lance Armstrong ai tempi della US Postal e della Discovery Channel è interdetto dal partecipare a qualsiasi attività legata al ciclismo, se non come normale tifoso a bordo strada.

In serata, quindi, l’UCI ha emesso un comunicato che non lascia spazio a interpretazioni: “Ai sensi dell’articolo 10.14 del Codice Mondiale Antidoping e delle Regole Antidoping dell’UCI, Bruyneel è stato interdetto a vita dal partecipare a qualsiasi attività legata al ciclismo. Pur essendo libero di assistere a un evento ciclistico iscritto al calendario internazionale dell’UCI – come il Tour de France – come spettatore abituale, gli è severamente vietato partecipare all’evento in qualsiasi ruolo o veste, o accedere ad aree chiuse al pubblico. Ciò include, in particolare, le aree del Tour de France che richiedono l’accreditamento. In quanto persona che sta scontando un divieto a vita, il signor Bruyneel non era quindi autorizzato a essere presente nel villaggio di partenza del Tour de France o nell’area delle squadre”.

L’UCI desidera aggiungere che il processo di accreditamento per il Tour de France non è di sua competenza, bensì di Amaury Sport Organisation (ASO), l’organizzatore della corsa. L’UCI conferma di aver contattato l’ASO per chiarire se Bruyneel abbia ottenuto un accredito ufficiale, per capire come ciò sia potuto accadere e per assicurarsi che non gli vengano rilasciati altri accrediti. L’UCI sottolinea che sta seguendo da vicino la questione e che prenderà tutte le misure del caso“, conclude il comunicato.

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