Tour de France 2024, Christian Prudhomme sugli sterrati: “Potrebbero diventare una costante, spero che Evenepoel e Pogačar ci diano spettacolo”

Il tema della presenza di settori di sterrato in una tappa, la nona, del Tour de France 2024 sta animando una vivace discussione. Non sono mancati, infatti, i pareri negativi, o quantomeno perplessi, rispetto a una tipologia di percorso che potrebbe causare grandi scossoni nel discorso relativo alla classifica generale. Fra queste voce si era alzata anche quella di Remco Evenepoel, non particolarmente convinto dalla scelta degli organizzatori del Tour.

Organizzatori che però sono sicuri che i settori di sterrato possano fare bene alla corsa e che motivano così la loro scelta: “Ormai abbiamo un dogma nel tracciare i percorsi dei Tour – le parole di Christian Prudhomme, direttore di corsa, raccolte da RTBFEd è quello che non ci devono essere due tappe per velocisti consecutive. Quindi, dobbiamo cercare alternative da inserire fra una frazione pianeggiante e l’altra”.

Prudhomme aggiunge: “Queste alternative possono essere una cronometro, il pavé quando ci spostiamo verso Nord, uno strappo come il Mûr-de-Bretagne, ad esempio. E un’alternativa può essere anche lo sterrato: mi piacerebbe che negli anni a venire, quando ci troveremo nella zona di Troyes (che sta nella regione del Grand-Est francese – ndr), potremo affrontare con regolarità questa tipologia di strade”.

L’idea è quindi di rendere lo sterrato una presenza costante nei percorsi del Tour de France: “Potrebbe andare come è andata per il pavé – ancora Prudhomme – Lo abbiamo rimesso nel 2010 dopo vent’anni e poi abbiamo iniziato ad affrontarlo con regolarità. Per lo sterrato della nona tappa del 2024, spero che Remco Evenepoel e Tadej Pogačar saranno in grado di mettere in scena un grande spettacolo”.

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