Tour de France 2020, Alberto Contador: “Roglic non è arrogante, ma vedo altri meglio di lui per la vittoria finale”

È uno dei mostri sacri del ciclismo del XXI secolo. E quando parla, Alberto Contador, raramente sbaglia una valutazione. Stavolta il vincitore di sette Grandi giri si è espresso sul Tour de France 2020, corsa che già da settimane si preannuncia a dir poco zeppa di nomi di altissimo livello al via. E non solo, visto che l’ex corridore di Pinto, che è già coinvolto in prima persona nel progetto della formazione Continental Kometa,  ha parlato anche di una possibile nuova avventura sportiva che potrebbe portarlo di nuovo su una sella di bicicletta, anche se non si tratterà di un modello da strada.

Uno dei pensieri di Contador riguarda lo sloveno Primož Roglič, che qualche settimana fa si era definito come “il favorito più accreditato per la vittoria del Tour de France 2020“. “Non penso sia stato arrogante nel definirsi tale – le parole dello storico campione spagnolo in un’intervista rilasciata ad As – Roglič ha parlato in quel modo perché lui effettivamente si vede vincitore della Grande Boucle. Dal mio punto di vista, credo però che ci siano altri corridori da considerare di più come favoriti, rispetto a lui. Ma se vuoi vincere il Tour, devi avere quel modo di pensare. Ci sono corridori che lo dicono e altri che non lo dicono, ma tu devi vederti sul gradino più alto a Parigi”.

Quindi? Toccherà a un altro sloveno, Tadej Pogačar? “E Bernal? Ed Evenepoel? Pogačar è un corridore che sta andando da pazzi e ha di buono anche  quel che ha dimostrato nella scorsa Vuelta a España, cioè che nella terza settimana riesce a crescere. Quello di solito è il dubbio principale su atleti che vanno forte in salita e a cronometro: come affrontano la terza settimana. Ci sono corridori che dopo la prima settimana calano e non è una cosa che puoi sapere prima rispetto a un ciclista che arriva dalle categorie giovanili. Una grande corsa a tappe e quello che imprime a un atleta il suo livello. A favore di Pogačar c’è che correrà senza pressioni e che tutto quello che riuscirà a ottenere sarà ben accetto”.

Sulle possibilità dei suoi connazionali, Contador si è espresso così: “Le nostre opzioni passano da Enric Mas, Marc Soler e Mikel Landa. I primi due hanno ancora margini di miglioramento, mentre per Landa questo è uno degli ultimi anni con possibilità di lottare per la vittoria del Tour de France, o almeno per il podio. Quando è in forma, è una cosa che può fare. Soler avrà maggiore libertà quest’anno, senza dubbio. Lo desiderava, si sta preparando per quello e sicuramente lo farà bene”.

L’uomo di Pinto segue con interesse anche quel che succede nella “sua” Kometa: “Stiamo andando a corse con le formazioni World Tour, cosa che ci costa dei risultati perché noi vogliamo continuare ad avere corridori molto giovani. Potremmo prendere atleti più esperti per avere risultati migliori, ma non è il nostro obiettivo. Poi, per fare dei nomi, ci sono due ragazzi che vedo molto bene: uno è Alejandro Ropero e l’altro è Alessandro Fancellu. Lui farà grandi cose e, di fatto, è già nell’orbita di una squadra World Tour per il 2021″.

Il finale sul suo futuro: “Mi piacerebbe e mi stimola pensare ad affrontare qualche gara di mountain bike, come la Cape Epic. Ora esco senza troppa attenzioni, ma fra uno o due anni mi piacerebbe mettermi alla prova, alla Cape Epic o in una delle corse che ci sono in Spagna. In ogni caso, per il 2020 non se ne parla”. Contador ha anche annunciato la sua presenza alla prossima Nove Colli.

 

 

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