Tour de France 2018, Valverde lancia la Movistar: “Non so se vinceremo, ma sicuramente regaleremo spettacolo”
Il Tour de France 2018 sarà l’undicesimo per Alejandro Valverde. Il conto alla rovescia per l’inizio della Grande Boucle è ormai scattato e, anche in questa edizione, tra i nomi più attesi ci sarà quello di un ragazzino di 38 anni che pare non abbia mai voglia di smettere di stupire. Insieme alla sua Movistar, che conterà anche su Nairo Quintana e Mikel Landa, i quali si son già espressi svariate volte nelle scorse settimane, il murciano è pronto una volta di più a dare battaglia nel palcoscenico più importante del mondo ciclistico. Uscito con una rotula rotta dopo la prima tappa del Tour 2017, il fuoriclasse iberico ha ovviamente una grande voglia di rivincita che potrebbe spingerlo a dare ancora di più.
Nel 2018 ha già aggiunto alla sua bacheca la Volta a la Comunitat Valenciana, l’Abu Dhabi Tour, il Giro di Catalogna e la Route d’Occitanie: “A Maiorca aveva già cominciato con buone sensazioni e poi sono cominciate ad arrivare le vittorie – ha commentato Valverde – Sono già 11 successi, ho vinto tutte le quattro corse a tappe alle quali ho preso parte. Quindi penso che fino ad ora la stagione non poteva andare meglio“.
L’Embatido ha corso meno quest’anno rispetto alle passate stagioni, essendo consapevole di avere obiettivi importanti anche a fine stagione, come la Vuelta a España e il Mondiale di Innsbruck, che richiederanno gambe il più possibile fresche. “Arrivo al Tour come volevo dopo le sensazioni che ho avuto in Occitania – ha spiegato ancora il vincitore della Vuelta del 2009 – Dani Navarro e Kenny Ellissonde erano in grande forma e sono riuscito a seguirli senza problema, il che significa che stavo bene. Non dovrò pensare alla caduta dello scorso, perché tornare al Tour sarà speciale. Saremo concentrati su quello che dovremo fare. Farò il mio lavoro per Nairo o Mikel, altrimenti se la corsa lo richiederà proverò a prendermi le responsabilità e a stare davanti“.
L’avversario numero uno, neanche a dirlo, sarà quel Chris Froome che anche Quintana e Landa hanno indicato come uomo da battere. “Viene dalla vittoria al Giro, dove ha speso molto, ma sicuramente ha l’esperienza e il potenziale per affrontare due Grandi Giri di seguito, come ha fatto l’anno passato – ha commentato Valverde – Poi ci sono una serie di corridori come Primoz Roglic, Richie Porte, Tom Dumoulin, Vincenzo Nibali, Romain Bardet, Rigoberto Urán, che sicuramente saranno davanti e bisognerà tenerne conto. Penso comunque che quest’anno la corsa sarà più aperta, perché Froome al Giro non è apparso così superiore come gli altri anni”.
La tattica sarà quindi quella di rendere la vita difficile al Team Sky, attaccandolo non appena se ne presenterà la possibilità: “L’intesa con Quintana e Landa sarà perfetta, non ci saranno problemi all’interno della squadra. Questo Tour, con il suo percorso, è perfetto per avere tre punte. Ci sono tappe corte, per imboscate, e lanciare un uomo in avanscoperta potrebbe creare incertezza e difficoltà agli avversari. Dobbiamo sfruttare questi fattori. Non so se vinceremo, ma sicuramente regaleremo spettacolo“.
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