Tour de France 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2023.

TOP

Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma): Prestazione stratosferica quella del 26enne danese, che annichilisce la concorrenza con un tempo pazzesco e infligge un colpo quasi da KO a Pogacar. Affronta la prova con grande decisione sin dai primi metri, pennellando perfettamente le curve e mangiandosi l’asfalto in salita, stupendo tutti (e anche se stesso) per il distacco inflitto allo sloveno. Anche se non è ancora finito, il Tour de France sembra ormai essere nelle sue mani.

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): La prova dello sloveno è decisamente ottima, tanto che rifila più di un minuto a Van Aert e minuti su minuti agli altri uomini di classifica. L’unico problema per lui è che Vingegaard fa una prestazione eccezionale, allontanandolo a quasi due minuti in classifica generale. Forse si può discutere se sia stato azzeccato o no il cambio di bici in vista della salita finale, ma probabilmente sarebbe cambiato molto poco ai fini del risultato. È un brutto colpo per il morale del 24enne, ma conoscendo il suo carattere non si arrenderà e continuerà a lottare fino all’ultimo metro.

Simon Yates (Team Jayco AlUla): Non è la prima volta che il britannico sfodera una bella prestazione in una cronometro movimentata, ma, visto com’era andato il suo Tour finora, il quinto posto odierno a soli 7″ da Van Aert è un ottimo risultato, che potenzialmente lo mantiene in corsa per la top-5 della generale. Certo, per riuscire ad entrarci bisognerà andare all’attacco nelle due tappe di montagna rimanenti, ma i segnali lanciati oggi sono sicuramente buoni.

FLOP

Jai Hindley (Bora-hansgrohe): Prosegue il Tour in calando dell’australiano, che di certo oggi non correva sul suo terreno preferito ma che oggi paga un passivo piuttosto pesante. A esclusione di Guillaume Martin, è il corridore tra i primi dieci della generale che fa peggio, prendendo 4’37” da Vingegaard ma anche un minuto da Rodriguez e Kuss (e ancor di più dagli altri), il che significa che il podio si allontana e che i corridori alle sue spalle di avvicinano. Continuando così, rischia di perdere anche la top-5.

Guillaume Martin (Cofidis): Come per Hindley, anche per il transalpino questa non era certo la giornata ideale, ma il tempo perso oggi è davvero molto, non tanto nei confronti di Vingegaard o Pogacar (cosa tutto sommato prevedibile), quanto dagli altri uomini di classifica. Addirittura, il 30enne perde due minuti da Felix Gall (non di certo un cronoman), a cui cede il posto in top-10; non sarà facile rientrarci, visto che l’austriaco è apparso in crescita.

Victor Campenarts (Lotto Dstny): È vero che, ormai da un po’ di tempo, il belga non si concentra più sulle crono ed è vero che, anche se ci puntasse ancora, quella di oggi non sarebbe stata adattissima alle sue caratteristiche, ma chiudere penultimo a 10 minuti dal vincitore (solo Renard, che però è caduto a inizio prova e si è fratturato un gomito, gli finisce alle spalle), praticamente passeggiando, sembra un po’ esagerato. Il 31enne ha dichiarato dopo la gara di aver avuto problemi con il cambio sin dalla prima salita: ma allora perché non cambiare bici?

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