Giro d’Italia 2017, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2017.

TOP

Silvan Dillier: Una carriera da gregario, ma se c’è la possibilità non si tira indietro. Il corridore svizzero trova a Terme Luigiane il successo più importante della sua carriera, in una tappa tutt’altro che semplice ed un finale altrettanto insidioso. Testimonianza di qualità e condizione, senza dimenticare la voglia di rivalsa sul Giro, abbandonato lo scorso anno dopo appena tre tappe.

Mads Pedersen: “Andava come un animale” questo è il commento di Stuyven per descrivere la prova del giovane danese. Classe 1995, al primo GT in carriera, si rende protagonista di una bella fuga e di un lavoro straordinario che risulta decisivo per il felice esito del tentativo. Si prodiga, gettando il cuore oltre l’ostacolo e può essere orgoglioso di quanto fatto vedere oggi.

Simone Andreetta: Fare il colpaccio era difficile, ma oggi il veneto ottiene un quarto posto dai molteplici significati. Un nuovo inizio per la Bardiani – CSF che, dopo le difficoltà di inizio Giro d’Italia, può guardare con ottimismo alle prossime tappe. La sua azione può essere da traino per i suoi compagni.

FLOP

Jasper Stuyven: Il primo furibondo per la mancata vittoria è lui. Perde un’occasione importante per timbrare il cartellino al Giro, non riuscendo a finalizzare l’ottimo lavoro di Pedersen. Probabilmente ha peccato di inesperienza, sottovalutando lo spunto veloce di Dillier. Ha comunque la condizione per rifarsi nei giorni a venire.

Inseguo io o insegui tu?: 40 chilometri all’arrivo, fuggitivi con 5 minuti di vantaggio e nelle prime posizioni appaiono maglie Astana, CCC e Dimension Data. Fino ad allora solo Cannondale e Wilier ad inseguire. La reazione, naturalmente, si rivela tardiva e sorge più di un dubbio sulla gestione tattica della corsa. Probabilmente sarebbe bastato muoversi una ventina di chilometri prima o, come evidenziato da Pozzato, evitare di lasciare 9 minuti agli attaccanti.

Professional, 3 su 4 out: Che potesse essere una giornata da fughe lo sapevano tutte. Stupisce, tuttavia, l’assenza di tre squadre Professional nel tentativo che poi sarebbe arrivato al traguardo. La rabbia di Luca Scinto è emblematica per quella che suona come una importante occasione persa per raccogliere un bel risultato.

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