Vuelta a España 2022, Richard Carapaz trionfa in fuga davanti a Wilco Kelderman – Remco Evenepoel cade, ma si conferma davanti a tutti

Fuga vincente per Richard Carapaz alla Vuelta a España 2022. Il corridore della Ineos Grenadiers si impone in solitaria dopo aver staccato i suoi compagni di avventura a due chilometri dal traguardo. Alle spalle del campione olimpico si piazza Wilco Kelderman, che riesce così a recuperare molto terreno in classifica generale visto che il gruppo, complice una caduta di Remco Evenepoel, ha lasciato andare i fuggitivi a quasi dodici minuti di vantaggio, iniziando la salita finale dieci minuti dopo i battistrada. A completare il podio di giornata è Marc Soler, davanti al compagno Jan Polanc, mentre decimo di giornata è Matteo Fabbro, autore di un grandissimo lavoro nella salita conclusiva in favore del suo capitano.

Malgrado Jumbo-Visma, Movistar e Ineos Grenadiers hanno provato nel finale ad accelerare per mettere in difficoltà la Maglia Rossa e la sua Quick-Step Alpha Vinyl, Evenepoel si difende benissimo, concludendo davanti a tutti i rivali, con i soli Enric Mas (Movistar), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che riescono a resistere alla sua accelerazione nel finale. Poco più dietro Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan) e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), con una classifica generale che dunque resta abbastanza stabile al termine di questa lunga salita, con l’inserimento nelle prime posizioni di Kelderman, ora sesto, e Polanc, nono.

Partenza a gran velocità. Tanti corridori sono a caccia della fuga di giornata e i primi a provarci sono Yevgeniy Fedorov (AST), Mark Padun (EFE), Richard Carapaz (IGD) e Jay Vine (ADC). La loro avventura dura poco, così come quella di Sergio Higuita (BOH) e Alessandro de Marchi (IPT). Tra scatti e controscatti che hanno il potere di annullarsi a vicenda, si prosegue a gran velocità fino al chilometro 35, quando matura un maxi-tentativo di attacco, con 32 uomini: Wilco Kelderman (BOH), Jan Polanc (UAD), Richard Carapaz (IGD), Jay Vine (ADC), Jan Bakelants (IWG), Nelson Oliveira (MOV), Clément Champoussin (ACT), Marc Soler (UAD), Edoardo Zambanini (TBV), José Joaquín Rojas (MOV), Lawson Craddock (BEX), Carl Fredrik Hagen (IPT), Matteo Fabbro (BOH), Omer Goldstein (IPT), Élie Gesbert (ARK), José Manuel Diaz (BBH), Samuele Battistella (AST), Jonathan Caicedo (EFE), Louis Vervaeke (QST), Carlos Canal (EUS), Alexey Lutsenko (AST), Patrick Bevin (IPT), Marco Brenner (DSM), Gianni Vermeersch (ADC), Łukasz Owsian (ARK), Antonio Tiberi (TFS), James Shaw (EFE), Jonas Iversby Hvideberg (DSM), Mikel Iturria (EUS), Mike Teunissen (TJV), Ivo Oliveira (UAD) e Lionel Taminiaux (ADC).

Sulle prime è battaglia, con la Groupama-FDJ (che non ha corridori all’attacco) che prova a chiudere il buco. La formazione francese però si arrende presto ed è via libera per gli attaccanti, il cui vantaggio sale senza picchi, ma con continuità, fino a toccare i 4’18” al chilometro 92. Dietro tira la Quick-Step di Remco Evenepoel, senza però affannarsi troppo. Nella parte centrale di corsa, poi, il gruppo rallenta ulteriormente e il divario si gonfia fino a 6’43”, con 75 chilometri ancora da percorrere, arrivando poi a superare i dieci minuti quando intanto davanti Battistella prova ad anticipare, ma è costretto a rialzarsi quando capisce che nessuno ha le sue stesse intenzioni. L’azzurro viene così ripreso quando il vantaggio della fuga tocca il suo vantaggio massimo in conseguenza della caduta di Remco Evenepoel in gruppo.

La Maglia Rossa scivola in discesa, ma riesce a ripartire senza apparenti problemi, atteso da compagni e gruppo, che a quel punto arriva ad avere un ritardo che supera i dodici minuti. Assicuratasi che il suo leader sta bene, la Quick-Step Alpha Vinyl si porta in testa al gruppo e riprende due minuti ai battistrada in vista della salita finale, dove chiaramente arriva da subito forte selezione a tutti i livelli di corsa. Davanti è infatti Fabbro a fare l’andatura, scremando notevolmente il gruppetto, fino a restare con i soli Wilco Kelderman (BOH), Jan Polanc (UAD), Richard Carapaz (IGD), Jay Vine (ADC), Marc Soler (UAD), José Joaquín Rojas (MOV), Carl Fredrik Hagen (IPT), Matteo Fabbro (BOH), Élie Gesbert (ARK), Marco Brenner (DSM) e James Shaw (EFE) a cinque chilometri dalla conclusione.

Mentre dietro Rohan Dennis (Jumbo-Visma) e Carlos Verona (Movistar) provano a mettere in difficoltà la Maglia Rossa e il suo team, vedendo che l’azzurro fa fatica, in testa è Gesbert ad aprire le ostilità. A rientrare su di lui, grazie al ritmo di Kelderman, sono Vine, Carapaz, Brenner, Hagen, Soler e Polanc, con quest’ultimo che prova a rilanciare non appena rientra sui primi. L’azione dura tuttavia poco e a scattare entrando nei quattro chilometri finali è nuovamente il francese. Nuovamente è Kelderman a gestire l’inseguimento, mandando in difficoltà Vine e Soler, riportando dunque sul transalpino solamente Carapaz e Brenner.

Il gruppo rientra invece su Rojas, che si mette subito a lavorare per Enric Mas, alzando notevolmente l’andatura fino allo scatto del suo leader. A seguirlo sono immediatamente Remco Evenepoel e Miguel Angel Lopez, ma non tardano ad arrivare anche i vari Primoz Roglic, Carlos Rodirguez, Tao Geoghegan Hart e Ben O’Connor, con Juan Ayuso e Joao Almeida che rientrano poco dopo, salendo del proprio ritmo. In quel momento intanto davanti, ripreso Gesbert, scatta Carapaz, proprio entrando nei due chilometri finali, con il francese che non riesce a seguirlo. Si crea così rapidamente un buco che Wilco Kelderman non riuscirà a colmare, concludendo alle spalle dell’ecuadoriano, che riscatta così le delusioni della prima settimana con la sua prima vittoria alla Vuelta a España, entrando nella cerchia dei vincitori di tappa in tutti i GT.

Tra i big invece, dopo il lavoro di Oliveira ripreso nel corso della salita, è Geoghegan Hart a preparare lo scatto di Rodriguez a due chilometri dal traguardo, ma il campione spagnolo non riesce a fare la differenza, soffrendo anzi il cambio di ritmo successivo da parte di Remco Evenepoel. Anche oggi la Maglia Rossa fa dunque una buona selezione nel finale, accelerando progressivamente e tenendo con sé i soli Enric Mas, Primoz Roglic e Juan Ayuso, mentre chiudono con una manciata di secondi di ritardo Rodriguez e Lopez.

Risultato Tappa 12 Vuelta a España 2022

Classifica Generale Vuelta a España 2022

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