Vuelta a Andalucia 2025, Tom Pidcock piazza la stoccata vincente – Pavel Sivakov balza in testa alla generale

La seconda tappa della Vuelta a Andalucia 2025 cambia radicalmente le carte finite sulla tavola giusto il giorno prima. A trionfare sul traguardo di Torredelcampo è Tom Pidcock (Q36.5), che regola il gruppetto di corridori capaci di fare la differenza su un percorso molto esigente. Seconda piazza di giornata per Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), mentre Pavel Sivakov (UAE Team Emirates XRG), anche lui fra gli attaccanti e terzo all’arrivo, si prende il primato in classifica generale, a spese di Maxim van Gils (Red Bull-Bora-hansgrohe), andato in difficoltà proprio in prossimità dello scollinamento dell’ultimo Gpm di giornata.
Il video dell’arrivo
Tom Pidcock sigue
Cuarta victoria para el líder del @Q36_5ProCycling en solo siete días de competición, hoy en la @VCANDALUCIA
Sivakov (UAE), nuevo líder de la general tras ceder Van Gils más de 1′. @EnricMasNicolau llegó 5º hoy#LaCasaDelCiclismo pic.twitter.com/ddloV4b71p
— Eurosport.es (@Eurosport_ES) February 20, 2025
Il racconto della corsa
I primi attacchi dopo il via ufficiale vedono protagonisti Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Guillermo Thomas Silva (Caja Rural-Seguros RGA), David Martin (Burgos Burpellet BH) e Victor Papon (Wagner Bazin WB), ma nessuno di loro riesce a prendere un po’ di margine sul plotone. Ci riescono invece Ben Turner (Ineos Grenadiers) e Florian Dauphin (TotalEnergies), ma dopo aver guadagnato una ventina di secondi anche questo tentativo viene annullato dal gruppo, che giunge compatto ai piedi del primo GPM di giornata, il Puerto Castillo Locubín.
Lungo la salita allungano Igor Arrieta (UAE Team Emirates XRG), Jordan Labrosse (Decathlon AG2R La Mondiale), Ruben Guerreiro (Movistar) e Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility), ma neppure loro riescono a guadagnare molto terreno e presto il plotone si ricompatta. Gli attacchi e i contrattacchi proseguono anche dopo lo scollinamento e nel successivo tratto di saliscendi, ma la fuga buona riesce finalmente a prendere il largo dopo una cinquantina di chilometri di gara.
A comporla sono nuovamente Arrieta assieme a Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale), Enric Mas (Movistar), Welay Hagos Berhe (Team Jayco AlUla), Ådne Holter (Uno-X Mobility), Axel Laurance (Ineos Grenadiers) e Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling), che nel corso della prima scalata del GPM dell’Alto de los Villares arrivano a guadagnare circa due minuti sul gruppo, gap con il quale entrano negli ultimi 60 chilometri. Lungo la salita si muovono i grossi calibri, con la UAE che mette in scena un attacco che di fatto rimescola tutte le carte fino a quel momento sparse sul percorso.
In testa si porta Pavel Sivakov (UAE Team Emirates XRG), che forza il ritmo e viene seguito solo da Johannes Staune-Mittet, Clément Berthet (Decathlon Ag2R La Mondiale), Steff Cras (TotalEnergies) e Brandon Rivera (Ineos), mentre tutti gli attc. Alle loro spalle la corsa si infiamma ulteriormente, dato che si muove il capoclassifica della generale Maxim van Gils (Red Bull-Bora-hansgrohe), con Tom Pidcock (Q36.5) alla sua ruota. Lo stesso Pidcock, ai -50 dall’arrivo, accelera con determinazione, con il solo Van Gils in grado di tenerne il passo. Sui due, sempre all’inseguimento di Sivakov e degli altri attaccanti, si portano poi Mas, unico reduce della fuga originata a metà percorso, e José Manuel Diaz (Burgos Burpellet-BH), anche se quest’ultimo resiste solo per poche centinaia di metri.
In corrispondenza del Gpm, dove Sivakov passa per primo, in compagnia di Rivera e Berthet, è Pidcock a forzare il ritmo, con Mas che gli risponde e con Van Gils che invece paga qualche secondo. Lungo la discesa, il britannico raggiunge i tre al comando, con Mas che fa invece un po’ di più fatica e Van Gils che scivola a una ventina di secondi di ritardo. Il belga rimane con Staune-Mittet, che non collabora, e paga il fatto che davanti siano invece in cinque, tutti molto motivati. Così, Van Gils si rassegna e viene raggiunto, a fondo valle, da un gruppo di inseguitori, fra cui c’è anche il compagno di squadra Giovanni Aleotti, che si mette subito a condurre l’inseguimento.
Il dado però ormai sembra tratto, dato che ai -25 dall’arrivo il gruppetto al comando ha 1’40” di vantaggio, con Sivakov che è capolista virtuale della generale. La situazione rimane stabile fino agli ultimi due chilometri, molto esigenti in termini di pendenze: davanti iniziano a punzecchiarsi, mentre il gruppo di Van Gils la prende di petto e riduce il divario. Negli ultimi metri ci prova prima Berthet e poi anche Sivakov, ma nessuno riesce a fare la differenza: il palcoscenico, quindi, è tutto per Pidcock, che inizia la sua volata e la conclude a braccia alzate. Van Gils arriva al traguardo con più di 1′ di ritardo e cede il simbolo del primato a Sivakov, terzo classificato nell’ordine d’arrivo odierno.
Risultato Tappa 2 Vuelta a Andalucia 2025
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